“Saremo tutti più liberi di comprare gas dall’Eni” fu il commento di Franco Tatò sul decreto Letta che 16 anni fa intendeva liberalizzare il mercato del gas.
L’allora AD di Enel aveva ragione: il codice di rete della Snam, che trasportava tutto il gas nazionale per l’ENI, venne preso per buono dall’Autorità per l’energia e tutto restò come prima.
Con la benedizione di Renzi, Enel ha deciso ora di sostituire 40 milioni di contatori e le specifiche sono state predisposte dall’Autorità per l’energia, che non ha alcuna competenza sul tema.
Sui contatori, e sulla loro illegale gestione da remoto, dovrebbe esprimersi il MISE, a cui compete la metrologia legale ma,invece, silenzio!
Il consumatore, che nel corso degli anni ha pagato bollette sempre più care, pagherà anche i nuovi contatori che non gli serviranno a nulla.
La nuova strategia di Enel é il completamento della “felice intuizione” ( Francesco Starace – attuale AD di Enel ) di Tatò che creò dal nulla il contatore elettronico, che nessuno gli aveva chiesto, che Prodi legalizzò con un decreto e che nessuno ha mai capito come funzioni.
La “felice intuizione” fu di metterci in casa, facendoceli pagare, milioni di contatori illegali perché nessun ente terzo indipendente li aveva omologati; nessuno ha mai stabilito per quanto tempo possano funzionare; sono milioni quelli con il visualizzatore spento e non possono neppure essere letti, così le bollette ci addebitano sempre consumi stimati.
Siccome i soldi li metteremo noi, come cittadini e come utenti, Enel ha deciso così di sostituirli.
Contemporaneamente, l’Autorità per l’energia ha deciso anche la sorte dei traders – non per niente appena insediatosi al vertice di Enel Starace li definì parassiti – che saranno multati, retroattivamente, per avere speculato sugli sbilanciamenti e condizionato il mercato.
Enel, che é anche il produttore di riferimento, consoliderà così il monopolio della distribuzione e della misurazione presentandosi ai consumatori che lasceranno il mercato tutelato, con il nuovo nome – Servizio Elettrico Nazionale – che sottende una certa ambizione.
L’ interrogazione del M5S riuscirà a svegliare il Ministero, l’Antitrust o la Commissione Europea?