Le bollette false

Quando cambiate il fornitore di energia elettrica è meglio dare un’occhiata al contatore.

Dopo aver contrattato il prezzo, dovete verificare il consumo e, verbalizzarlo. 

Se avete un contatore vecchio, quello con la rotella che gira, dovrete verbalizzare la lettura di chiusura.

Se invece avete quello elettronico elettronico, fanno tutto da remoto ed è un atto di fede.

Potrebbero fatturarvi così un consumo maggiore ma ve ne accorgerete solo quando riceverete la bolletta finale di chiusura del contratto precedente, dopo circa un mese.

Controllerete e il contatore potrebbe segnare meno di quanto giá vi addebitavano.

Alle vostre giuste rimostranze, il vecchio fornitore risponderà che:

  1. non sono affari suoi;
  2. fattura quello che gli viene comunicato dal distributore;
  3. dovrete rivolgervi al nuovo fornitore (il quale peraltro nulla può sapere del pregresso mentre inizierà a fatturarvi energia partendo da un dato falso).

Con la fine del mercato tutelato, il consumatore potrà essere facile preda di truffe, complice l’Autorità per l’energia, talmente schierata con il sistema da non ritenere necessaria la vostra presenza quando sostituiscono il contatore.

Il consiglio invece é di verbalizzare sempre la lettura del vecchio contatore e fotografarla.

Se vedete che i conti non tornano, li informate.

Se, nonostante le vostre giuste rimostranze, mantengono la loro posizione, pagate la bolletta falsa e li denunciate per truffa.

 

 

 

 

L’Autorità contro i consumatori

Nessuna tutela per il consumatore alla sostituzione di un contatore!

Lo prevede l’Autorità per l’energia“La regolazione vigente non prevede la vostra presenza all’operazione salvo che il contatore sia posto in un luogo non facilmente accessibile per il distributore in assenza del cliente finale o di un suo delegato. Inoltre non è previsto il rilascio al cliente di documentazione ai fini della certificazione della lettura di rimozione il quale, pertanto, è riconducibile a scelte operative del distributore”.

Le conseguenze sono:

  • a meno di non dover entrare in casa, il distributore può continuare indisturbato a installare contatori, omologati o  illegali, come ha fatto negli ultimi anni, senza neppure informare l’utente;
  • ammesso che riusciate a leggerlo, l’Autorità ritiene del tutto inutile che registriate i dati di consumo del vecchio contatore. Meglio invece non fidarsi di dati di bollette che magari arriveranno dopo mesi e quindi fate verbalizzare i dati di consumo.

E’ un vostro diritto!

Come quello di sapere a che titolo si presenta un terzo (il distributore) senza che il vostro fornitore vi abbia neppure informati.

E se invece il vecchio contatore non si legge o é illegale, fatelo sequestrare.

Ma che c’entra l’Antitrust ?

L’Antitrust avviava, alcuni mesi fa, quattro procedimenti nei confronti di Acea, Edison, Enel ed Eni per questioni inerenti la fatturazione e siamo ancora in attesa dei risultati.

Il tema compete all’Autorità per l’energia e non all’Antitrust, che avrebbe ben altro di cui occuparsi, come la posizione dominante di Enel, denunciata proprio dall’Antitrust nel 2007, e invece:

A fronte di numerosi reclami e segnalazioni, ricevute anche da diverse associazioni dei consumatori, l’indagine è volta ad accertare eventuali violazioni del codice del Consumo in merito a varie condotte degli operatori: la fatturazione basata su consumi presunti; la mancata considerazione delle auto-letture; la fatturazione a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali; la mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti fino talvolta al distacco; nonché il mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori”

I fornitori di energia elettrica fatturano sempre consumi stimati, nonostante le decine di milioni di contatori intelligenti e illegali.

Frequenti le mancate registrazioni dei pagamenti ricevuti dai fornitori, con distacco automatico, e senza alcuna raccomandata come imponeva l’Autorità per l’energia.

L’auto-lettura comunicata dall’utente non viene presa in considerazione perché il fornitore resta in attesa della validazione del distributore, che però non lo fa.

Frequente la richiesta di conguagli pluriennali, solo perché nessuno legge i contatori.

Partite economiche gigantesche restano in sospeso per anni dando un’idea della quantità di denaro gira nel settore.

Lo Stato gongola perché dalle fatture di consumi stimati, sempre maggiori di quelli effettivi, incassa più accise, più imposte e più tasse.

 

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