La voce “oneri di sistema” delle bollette vale dai 15 ai 20 miliardi di euro all’anno e avremmo diritto di sapere dove finiscono e se sono utilizzati in modo appropriato.
Una delibera dell’Autorità per l’energia – ARERA – conferma invece il contrario.
Un produttore di energia elettrica “assimilata alle rinnovabili” – ancora incentivata con il decreto CIP 6 del 1992 per centinaia di milioni all’anno – immetteva in rete più energia di quella concordata, intascando per anni più incentivi di quanti avesse diritto.
E’ una truffa, ma la Magistratura non viene coinvolta e l’indagine viene affidata da ARERA al GSE, cioè lo stesso ente che riconosce gli incentivi al produttore.
Conflitto d’interessi a parte, nel caso specifico, ARERA delibera il recupero amministrativo di quanto indebitamente incassato dal produttore.
Non è chiaro perché:
- siano necessari dieci anni per chiedere la restituzione dei soldi ammesso che possano essere ancora recuperati e nessuno ha mai controllato;
- se ne occupino ARERA, il GSE, la Guardia di Finanza e non la Magistratura;
- l’Allegato A della delibera, con i dettagli della convenzione tra GSE e produttore e su quanto indebitamente incassato, non viene reso pubblico, “perché contiene dati e informazioni commercialmente sensibili”.
I dati sono sensibili per chi ha fatto il furbo e ha rubato, e non per il consumatore che ci ha messo i soldi?
ARERA ha comunque avviato una ricognizione.
Da pag.165, la relazione annuale di ARERA enumera gli interventi ispettivi effettuati.
Non sono tanti 258 controlli, tenuto conto delle cifre in ballo, come sono insignificanti le poche decine di milioni di euro recuperati, su oltre tredici miliardi versati.
Con più di 600.000 produttori di energia fotovoltaica, quanti sono quelli che hanno fatto e continuano a fare i furbi e quando c’è ne accorgeremo?
Sarebbe sufficiente confrontare l’energia verde prodotta (rapporti di Terna) con quella verde venduta, o solamente dichiarata verde.
E cosa accadrebbe se, per esempio si scoprisse che l’energia elettrica venduta è il doppio di quella prodotta! E che magari si stia speculando anche con quella!