Il contatore elettronico francese

Dopo anni di prove su piccole reti pilota, parte in Francia il programma Linky che prevede la sostituzione di 35 milioni di contatori di energia elettrica.

In Italia siamo stati molto più bravi: dai primi anni duemila funzionano decine di milioni di contatori intelligenti che non sono mai stati omologati da nessuno, come la legge invece imponeva.

Così abbiamo pagato con le bollette miliardi di euro a Enel per farci misurare energia elettrica da contatori illegali dei quali non conosciamo il funzionamento, non riusciamo a provarli in un contraddittorio legale, né, in molti casi,riusciamo a leggerli perché il visualizzatore é spento.

Quando lo facciamo notare ci raccontano che, anche se non si legge nulla sul contatore, c’è qualcuno che li legge da remoto ma quel dato invece non ha alcun valore legale perché é il dato che il consumatore legge sul contatore a valere.

In compenso chi legge i nostri contatori da remoto conosce i nostri consumi e chissà quante altre informazioni sensibili.

In Italia i contatori sono nati dal nulla nel 2001 e li hanno installati in gran fretta, e prima che una Direttiva Europea del 2004, recepita in Italia solo nel 2007, ne stabilisse i criteri di omologazione e immissione sul mercato.

I contatori italiani non sono mai stati omologati e quindi sono illegali.

Ma il vero scandalo é che, per legge, “potranno continuare a funzionare fino a quando verranno rimossi”.

Nel frattempo vengano sequestrati.

Fabbricati in Cina dall’Enel, che nel 2001 produceva tutta l’energia elettrica italiana, furono imposti proprio per questo senza problemi e ancora oggi  il protocollo di comunicazione dei dati é saldamente nelle mani di Enel, monopolista della distribuzione.

Il sistema francese  (ndr. aprire il menu alla voce linky) vieta la trasmissione dei dati personali, che devono essere criptati e che restano di proprietà del consumatore, o il distacco da remoto senza l’intervento di un tecnico. I contatori saranno prodotti in Francia.

Recentemente Enel ha deciso di sostituire 40 milioni di contatori, infilandosi nel piano del governo per la banda larga e, come 15 anni fa, il consumatore non sa nulla.

Il ministero, a cui compete la metrologia legale, latita da sempre e l’Autorità per l’energia tenta di cavarsela con inutili documenti di consultazione.

Le associazioni dei consumatori vengono chiamate da Enel ma non capiscono nulla.

Così, tra pochi mesi, riceveremo una lettera, come quella di 15 anni fa, dove ci diranno che non possiamo opporci alla sostituzione perché lo dice l’Autorità ma quelli che vorranno approfondire l’argomento scopriranno che non é sufficiente.

I tedeschi hanno ancora quello quello di tipo elettromeccanico, con la rotella che gira.

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

9 pensieri riguardo “Il contatore elettronico francese”

  1. Ho chiesto dei tabulati interni alla spa che mi spedisce le bollette, che gestisce il servizio acquedotto, depurazione ecc controllata e partecipata al 100% dal comune e questo input me lo diede l’avvocato che interessai per gestire la questione opaca di gas e luce del mercato tutelato, nei tabulati del servizio idrico ho trovato dei dati riferiti alle fatture chemi hanno emesso negli anni e nell’altro tabulato ci sono le loro registrazioni deimiei presunti consumi di acqua che sono tutti sballati ovvero sospetti e dai quei tabulati interni scoprì che avevo il contatore bloccato dal 2003 al 2008 anno in cui risulta una sostituzione del contatore, tutto a mia insaputa, ho scoperto tutto nel 2017 e francamente non c’è niente di regolare, l’unico aspetto regolare sono stati i miei pagamenti puntuali di ogni bolletta infatti non risulta nessun insoluto. Il contatore è cd accessibile perché si trova nel sottoscala condominiale che è costantemente accessibile anche nelle ore notturne perché nel condominio nessuno chiude a chiave hli ingressi esterni ( ce ne sono due di cui uno rotto ), ho trovato delle fatturazioni in acconto che sono illecite quando il contatore è accessibile, le fatturazioni in acconto solitamente si fanno quando non hanno la possibilità di accedere ad un contatore, si calcolano con delle stime basandosi sui consumi precedenti ma se il contatore e’accessibile sono altre tipologie contabili e gestionali di ruberie. Ho scoperto di tutto e dato che si sono trovati davanti una donna si sono messi particolarmente sulla cd difensiva facendomi dei muri di gomma ma persevero perché ho ricevuto solo un piccolo rimborso nato dalle mie segnalazioni e dall’invio mensile dei miei consumi reali, le comparazioni stanno facendo emergere le contraddizioni contabili e gestionali.
    L’importante è perseverare

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  2. Sto acquisendo delle informazioni che nessuno mi ha mai fornito, sono molto contenta di aver trovato questo blog, complimenti

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  3. Entro il 31 dicembre 2016 si dovrebbe capire se Enel é in posizione dominante nella distribuzione che é una delle premesse del ricorso di un costruttore di uno strumento che conta i lampeggi rossi del contatore enel, illegale,per mettere in condizione l’utente di capire quanto consuma.
    Il povero utente infatti non può stare davanti al contatore tutto il giorno a contarli.
    sembra che enel, avendo trovato gli aggeggi sui propri contatori li abbia rimossi.Non entro nel merito della faccenda che mi sembra marginale rispetto a quanto esposto nella premessa e cioè che AGCM dovrebbe indagare sulla premessa, cosa che si guarda bene dal fare.

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  4. Dott. Beltrame
    come Le avevo prospettato a suo tempo ho avuto grandi difficoltà ad ottenere dalle società fornitrici copia della documentazione relativa ai consumi effettivi denunciati dalle stesse società distributrici e sui quali si basa il calcolo per la fatturazione dei consumi.
    Girando per la rete ho trovato questa legge “LEGGE 21 febbraio 2014, n.9 nella quale è presente un allegato ed in particolare il punto 6.quater che dice:
    6-quater. L’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas promuove,
    attraverso la regolazione, l’installazione dei contatori elettronici
    e provvede affinche’ i dati di lettura dei contatori stessi siano
    resi disponibili ai clienti in forma aggregata e puntuale, secondo
    modalita’ tali da consentire la facile lettura da parte del cliente
    dei propri dati di consumo e garantendo nel massimo grado e
    tempestivamente la corrispondenza tra i consumi fatturati e quelli
    effettivi con lettura effettiva dei valori di consumo ogni volta che
    siano installati sistemi di telelettura e determinando un intervallo
    di tempo massimo per il conguaglio nei casi di lettura stimata.
    Come mai, pur essendo stata emanata questa norma, molte società fornitrici fanno orecchie da mercante?
    Ancora una volta penso che siamo, scusi il termine, nel paese delle banane dove l’autorità emette determinate norme che dovrebbero essere vincolanti mentre le società se ne infiaschiano bellamente di ottemperare ai loro obblighi.
    Come vede le norme ci sono ma sono completamente disattese: come può un cittadino qualsiasi contrastare questa pratica delle grandi società di non fornire i dati relativi ai consumi forniti dalle società distributrici?
    A suo tempo ho fatto la richiesta alle grandi società proprio perché arrivavano fatture di conguaglio abbastanza consistenti dopo diversi mesi o addirittura anni: nessuna risposta.
    Alla faccia delle raccomandazioni fatte dal Garante.
    Per cui sarebbe opportuno sollevare una class action nei conffronti di quelle società che non rispettano le regole dettate dalla legge 21 febbraio 2014.
    Distinti saluti Giuseppe Costantini

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  5. caro collega, lei come me saprà difendersi quando verranno per sostituirle il contatore,gli altri trenta/quaranta milioni no. in italia va il fai da te e il sistema gioca proprio su questo.quando vennero 10 anni fa, chiesi semplicemente come funzionava e la risposta fu “non lo sappiamo neppure noi” allora dissi ” tornate quando saprete spiegarmelo “. Mai più visti!

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  6. Dott. Beltrame
    Vede non mi interessa tanto quello che fanno negli altri paesi anche se, obiettavamente, mi da molto fastidio che, facendo un confronto, mi accorgo che le tariffe applicate ,ma non solo ,la struttura della fattura emessa dalle varie società rappresenta una vera e propria presa in giro per i clienti.
    Primo perchè la maggior parte delle persone non sa leggere i contatori, secondo perché anche se lo sapesse fare le comunicazioni ai fornitori sono quasi sempre difformi rispetto a quelle comunicate dal distributore ed infine le varie voci, vedi oneri di sistema, che incidono notevolmente, in percentuale ,sulla fattura rispetto ai consumi fatturati.
    Quello che manca in Italia è l’intervento deciso del Governo e degli organi deputati alla certificazione e alla conformità dei dispositivi di misura. Non solo gli organi deputati fanno orecchie da mercante, per facilitare le grandi società, ma soprattutto c’è l’intervento dell’ AGEEGSI che in molti casi è del tutto arbitrario in quanto come dice la parola deve adoperarsi a garantire il rispetto delle norme e non a sostituirsi agli organi delegati alla normativa degli strumenti di misura.
    Il sottoscritto si è laureato in Ingegneria elettronica ed è stato responsabile di due laboratori: elettronica e telecomunicazioni.
    Tutta la strumentazione in carico ai due laboratori era dotata del libretto che forniva le caratteristiche dello strumento, il grado di sicurezza e soprattutto la certificazione e conformità alla normativa vigente.
    Faccio presente che in dotazione vi erano strumenti come: generatori di segnale, oscilloscopi, voltmetri digitali, strumentazione per la misura in F.O., analizzatori di spettro acquistati presso società di primaria importanza quale HP, PHILIPS.
    Oggi ci ritroviamo con contatori arrivati dal nulla, senza certificazione che ne attesti il grado di sicurezza, senza il certificato di conformità che attesti l’adeguamento dello strumento alle norme europee.
    Cosa vogliamo aggiungere di più: siamo di fronte ad una situazione di irregolarità generale senza omettere il sistema di telemisura che non garantisce affatto che quello che viene fatturato è ciò che abbiamo effettivamente consumato.
    I clienti delle varie società che forniscono energia elettrica, gas, acqua rappresentano, siamo in tema, dei veri Babbo Natale per tutte le società solo che Natale arriva una volta l’anno mentre per le società è sempre Natale o addirittura la Befana.
    Distinti saluti

    Roma 04/12/2015 Giuseppe Costantini

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  7. il consumatore italiano ha sempre giocato senza carte e comunque
    “Linky est neutre sur la facture des clients. Lors de l’installation de leur compteur, les clients n’auront rien à payer. La fourniture du compteur et l’intervention pour sa pose ne leur seront pas facturés ni par son fournisseur ni par ERDF. Le projet de généralisation du compteur Linky est financièrement équilibré : les gains engendrés par le nouveau compteur (diminution des pertes et des interventions) viendront couvrir les dépenses engagées par ERDF”

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  8. Dal sito EDRF: “Linky è finanziariamente equilibrato: i guadagni dal nuovo contatore (perdite inferiori e interventi) copriranno le spese sostenute dal FESR.”, insomma i francesi fanno il solito gioco delle tre carte ed al buoi altro che gratis.

    Se crediamo alla favoletta francese non dovremmo credere che sia stato lo stesso per noi italiani ?

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