Arriva una bolletta di 3.000 €, le precedenti sono state sempre pagate e quindi mi chiedo cosa sia successo.
Tre pagine di conteggi incomprensibili, i consumi sembrano risalire a tre anni prima.
Termini incomprensibili quali ore di picco, corrispettivo di sbilanciamento, perdite rete ore di fuori picco, dispacciamento….. una serie di importi sommati e sottratti senza alcun senso.
Chiedo spiegazioni e il servizio clienti mi spiega che si tratta di un conguaglio.
Mi chiedo perché ci hanno sostituito i vecchi contatori con quelli elettronici, facendoceli anche pagare e raccontandoci un sacco di balle.
Anche con i nuovi contatori elettronici arrivano i conguagli e
Non é cambiato nulla:per mesi,o anni,consumi stimati e poi, inesorabile,il conguaglio!
La bolletta da 3000 € arriva per posta, esattamente il giorno prima della scadenza del pagamento.
Il fornitore che deve avere la coscienza sporca, e senza che nessuno glielo abbia chiesto, propone subito una dilazione di pagamento senza interessi, di dieci rate.
Pago e dopo venti giorni arriva un’altra bolletta di 600 €.
Il servizio clienti mi spiega che la bolletta comprende il consumo, presunto, ma mi vengono accreditate delle agevolazioni che, per errore, non erano comprese nella maxi bolletta da 3.000€.
Ora, chi mi dice che i conteggi sono corretti? Se il fornitore ha sbagliato una volta, come ammesso, può sbagliare ancora? Come controllo? Chi mi tutela?
Nessuno!
Grazie per la segnalazione! Mi rilegga a breve!
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Se può essere utile alla discussione:
http://www.agenflash.it/?p=268
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Dott. Beltrame
Lei si meraviglia per questi comportamenti fatti da società di un certo peso nell’ambito di erogazione dell’energia elettrica.
Sinceramente sono stato sempre piuttosto scettico sia per come sono impostate le fatture che, penso siano addirittura incomprensibile a chi lavora nel campo figuriamoci ai consumatori per questo bisognerebbe chiedere lumi al Garante, sia per quanto riguarda i consumi fatturati.
Mi sono sempre chiesto a che cosa serve la telelettura o telegestione dei consumi quando immancabilmente arrivano fatture con consumi stimati.
Ma che ci stanno a fare i contatori elettronici, ma che ci stanno a fare le centrali dove pervengono i dati delle teletture e poi perché i conguagli arrivano dopo mesi se non addirittura dopo due /tre anni?
Finalmente con l’ultima società (ILLUMIA) con la quale ho stipulato il contratto sono riuscito ad ottenere le comunicazioni fatte dalla società distributrice alla stessa da quando ho sottoscritto il contratto.
Non ho avuto ancora il tempo di effettuare il confronto con le autoletture comunicate ma non mancherò di farlo.
Perché le altre società precedenti (vedi ENEL ENERGIA, SORGENIA,, EDISON) non hanno saputo ottemperare a quanto prescritto dalla delibera del garante in merito ai consumi stimati e fatturati?
La risposta è molto semplice: fà comodo effettuare i conguagli senza giustificazione a meno che il cliente non si rivolga ad una Associazione per la tutela del consumatore con il risultato di anticipare un certo importo e con la pratica che avrà sicuramente un decorso annuale: ma tanto la società ha già incassato quanto richiesto ( prima paga e poi fai ricorso).
Sarebbe opportuno che i clienti comincino a far sentire la loro voce altrimenti non c’è scampo: saremo fagocitati da queste società senza scrupoli.
Roma 01/12/2015 Giuseppe Costantini
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L’onere della prova dei consumi spetta in generale all’erogatore del servizio. Pur mutuando il proprio contenuto da provvedimenti legislativi ed amministrativi, il contratto di somministrazione di servizi ha natura privatistica e i rapporti che ne discendono sono regolati dal codice civile per il quale l’onere della prova spetta a chi ha fornito la prestazione. La bolletta, al pari di una generica fattura non ha valore probatorio perché è un atto unilaterale di natura contabile. Formalmente il concetto ‘ti erogo la bolletta e ti assicuro che è quella corretta’ è iniquo.Inoltre,il contratto di fornitura di luce, gas o acqua é un contratto a tre e il dominus é il distributore, cioè il proprietario dello strumento il cui dato é fidefacente la transazione. Se il distributore viene meno a tale attività il sistema s’inceppa con gli effetti descritti.
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Buongiorno Edoardo, se posso permettermi, dò una mia spiegazione alle sue domande.
Il problema delle fatture in stima è un problema frequente che si verifica spesso quando ci si rivolge ad un fornitore o troppo grande o troppo piccolo. Quello grande spesso acquista in appalto il servizio di fatturazione da un terzo, che poi fa il bello e il cattivo tempo. Il fornitore piccolo di solito è un reseller, che magari per una questione di tempi di emissione e strumenti a sua disposizione, invia fattura in stima.
Ma rifacendomi a quanto scrive sui contatori, beh in quel caso non possiamo in nessun modo prendercela con il fornitore, foss’anche Enel servizio elettrico o Enel Energia, in quanto come sicuramente lei ben sa, le letture sono in carico al distributore di zona, quindi o questi le invia precise o le fatture non saranno mai effettive. In questo caso, si può chiedere al proprio fornitore di visionare la lettura che questi ha ricevuto dal fornitore, in questo modo si capisce bene di chi è la colpa.
Purtroppo Enel ci ha fatto credere che con i contatori bianchi, avremmo risolto il problema e invece non è cosi, in quanto per alcuni continua a non essere possibile la telelettura, solo che agli Italiani che amano da sempre i monopoli, se la bolletta arriva in stima da parte di Enel, va tutto bene, se la invia un altro fornitore, allora il fornitore è brutto e cattivo.
Non a caso, un mese fa la questione delle fatture in stima è stata oggetto di discussione in Parlamento e guarda caso chi sono i soggetti in questione…: Enel servizio elettrico; Enel Energia; Edison; Eni; Acea e quancun altro che ora non ricordo.
Spero di esser stato utile ai suoi lettori.
Saluti
Pasquale
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