Clamoroso aumento dei contributi a favore dell’Autorità per l’energia il gas e l’acqua al 0,35 per mille dei ricavi dei soggetti operanti in Italia nei settori dell’energia elettrica e del gas.
Il bilancio di AEEGSI , che andrebbe letto con cura, presenta un avanzo di 18,4 milioni su un totale di entrate di 84,8.
Sorprende anche il versamento al bilancio dello Stato di 6,7 milioni che fa presumere che sia stato il governo ad imporre l’aumento.
Il criterio di contribuzione prevede che pochi grandi operatori partecipano per decine di milioni di euro mentre i piccoli per mille volte di meno.
In questa situazione é lecito mettere in dubbio l’effettiva autonomia dell’Autorità la cui remunerazione dovrebbe dipendere da altri indicatori come, per esempio, dal rapporto tra i tassi d’interesse e la remunerazione del capitale dei regolati.
Stanti le esigenze dell’Autorità, il mercato dovrebbe valere 240 miliardi di euro? Quante volte il mercato “fisico”?
Nulla cambia per i consumatori costretti a pagare anche questo aumento e a mantenere una struttura che poco ha fatto per loro.