Assorinnovabili si fonde con Assoelettrica, dando il via al progetto Elettricità Futura.
Dopo un decennio di pesci in faccia, il carbone si sposa con il sole e il gas va a braccetto con l’eolico con l’unico scopo di farci pagare la bolletta più cara d’Europa.
Lo stop del nucleare francese compattato i ranghi e tutti hanno capito che senza il fossile non si va da nessuna parte. Il ritorno alla produzione delle grandi centrali a gas ha fatto impennare le bollette, sulle quali gravano da tempo insostenibili oneri di sistema.
Meglio quindi allearsi e sedersi al tavolo con i grandi gruppi, storicamente fossili, prima che diano troppo fastidio a quelli che hanno coltivato con perseveranza incentivi e priorità di dispacciamento al grido di “verde é bello, tanto lo pagano i consumatori”.
Le rinnovabili ci sono costate 14,4 miliardi nelle bollette del 2016, e sarà peggio nei prossimi dieci. Avranno bisogno d’investimenti ma non ci saranno più incentivi.
E chi può venire in aiuto se non il fossile che, dopo anni di depressione, con le nuove idee di oltreoceano sullo shale gas, ritorna prorompentemente attuale.
Con il monopolio dell’Enel nella distribuzione e la sua capacità di sbilanciare la rete per GWh all’ora o di farsi dichiarare essenziali le centrali che più ritiene opportune, per il consumatore italiano, costretto a passare al mercato libero senza neppure aver capito cos’è, non può che andare peggio.