Oneri di sistema: il top del 2014

Le bollette elettriche del 2014 hanno pagato incentivi ai produttori di energia rinnovabile pari al costo delle importazioni nazionali di gas naturale.

A un kWh prodotto con il sole va un corrispettivo di sette volte il prezzo del gas.

Gli obbiettivi ambientali imposti dall’Europa sono stati raggiunti con sette anni di anticipo, per merito esclusivo degli incentivi.

Il costo delle bollette é costantemente aumentato negli anni.

Sono cambiati i fornitori: prima si bruciavano idrocarburi d’importazione e adesso si pagano i produttori di energia rinnovabile: nessun vantaggio per il consumatore.

Così, mentre il prezzo del petrolio è sceso, quello degli incentivi é esploso e resterà così per anni.

Gli impianti che producono energia rinnovabile utilizzano materiali tedeschi e cinesi e la produzione di energia é saldamente in mano ai fondi verdi, che trasferiscono all’estero, esentasse, i soldi prelevati direttamente dalle nostre bollette.

Le centrali a gas, che producono poco o niente, perché a un costo fuori mercato, verranno prima o poi anch’esse sussidiate. Sorgenia è stata salvata dalle banche mentre Enel chiuderà 23 centrali inefficienti, dopo essere rimaste per anni a carico delle bollette, anche se non funzionavano.

Gli impianti fotovoltaici sono localizzati prevalentemente al sud, ma l’energia non può essere trasmessa né al nord né alla Sicilia, perché un unico palo dell’elettrodotto di collegamento, ultimato e già pagato con le nostre bollette, è stato sequestrato.

L’energia da rinnovabile ha priorità di dispacciamento: viene cioè venduta per prima e viene pagata dai consumatori anche se non viene utilizzata; é sufficiente riversarla in rete e noi consumatori la sussidiamo.

Ma se non la vuole nessuno, quella stessa energia sbilancia la rete e il consumatore paga di nuovo, per rimediare al danno.

A differenza di tutti gli altri paesi europei, il prezzo dell’energia della borsa italiana non può girare in negativo anche se l’energia non la vuole nessuno. Stanno discutendo da anni e, se volessero, risolverebbero il problema in una settimana.

Le lobbies dei produttori difendono i diritti acquisiti, il governo cerca inutilmente di limitare i danni e i sostenitori delle rinnovabili blaterano di grid parity.

Il consumatore paga le bollette e mantiene il paradosso verde italiano.

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Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

7 pensieri riguardo “Oneri di sistema: il top del 2014”

  1. scusi, ho capito adesso il riferimento al mercato libero.ci sono numerosi post sull’argomento che rispondono alla sua domanda. diciamo che é stata una bella commedia, o meglio, una tragedia tutta italiana che pagheremo per i prossimi 20 anni. la domanda é: ha visto qualche vantaggio lei come consumatore ?

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  2. Non sto facendo confusione, forse mi sono espresso male. So bene a chi vengono pagati e a quale componente corrispondono in fattura, io mi riferivo ai governanti che hanno elargito a piene mani gli incentivi. Che io sappia, (come anche lei scrive in un altro post) l’Italia doveva raggiungere un certo quantitativo di produzione entro 10 anni (se ben ricordo) , ma vista la genuinità dei vari conti energia, abbiamo sia anticipato i tempi e sia superato il quantitativo. Quindi ricapitolando, mi riferivo ai governanti e alle aziende che possiedono interi parchi eolici e fotovoltaici e che poi fanno anche mercato libero, come la stessa Enel. Giusto..??

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  3. É sempre molto interessante quel che lei scrive, ma giusto ad onor del vero, sarebbe forse opportuno fare nomi e cognomi di chi ha provocato tutto questo e di chi incassa questi incentivi, perché sono convinto che dentro ci siano diverse aziende di mercato libero.

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