Illegali i nuovi sistemi di misura

“In attesa della seconda generazione di contatori elettronici, visto che i primi hanno concluso il loro ciclo di vita, in futuro non dovrà essere solo Enel a deciderne caratteristiche e protocolli di comunicazione, perché i dati di prelievo sono di proprietà del cliente”.

Si esprimeva così il presidente dell’Autorità per l’energia. 

Oltre al monito ad Enel, smentito poi dai fatti, Bortoni non spiega come il dato di prelievo possa essere di proprietà del cliente.

Premesso che la metrologia legale non compete all’Autorità, ma al ministero, ci vuole una buona dose di coraggio per dichiarare che un dato, generato da un contatore illegale, trasmesso e concentrato con procedure e protocolli noti solo al distributore, possa essere di proprietà del consumatore.

Le reti e i contatori sono di proprietà dei “distributori”; il dato é prodotto dai contatori e il consumatore paga il servizio di gestione del contatore al fornitore, che lo gira poi al distributore.

Va inoltre ricordato a Bortoni, che a quel tempo non c’era, come andarono le cose quindici anni fa:

  • l’Autorità non mosse un dito mentre Enel installava in Italia i contatori intelligenti senza omologarli, facendoli interagire con i suoi centri operativi tramite suoi protocolli;
  • Poi, a cose fatte, con una delibera del 2006, l’Autorità negò che i contatori installati da Enel fossero già decine di milioni.

Ora, secondo Bortoni “il loro ciclo di vita sta terminando”

Ma chi stabilisce il ciclo di vita dei contatori che, non essendo stati omologati, non si possono neppure provare in contraddittorio, perché mancano le procedure legali di prova?

Il “ciclo di vita” dei contatori diventa attuale solo per farceli pagare, come l’Autorità ha già concordato con i distributori che, per una loro scelta aziendale, hanno deciso di sostituirli.

Pagheremo così tutto noi, negli anni, con le bollette.

Verificate la voce “gestione contatore” sulla bolletta!

Ma ben più grave é che vogliono farci pagare energia elettrica misurata da un sistema che legalmente non esiste.

Si attendono le risposte del MISE.

 

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

3 pensieri riguardo “Illegali i nuovi sistemi di misura”

  1. Grazie per i suoi interventi.A breve c’imporranno la sostituzione dei contatori illegali con altri strumenti di cui si sa veramente poco.Questa volta il consumatore ha l’opportunità d’informarsi e prevenire quello che 15 anni fa é stato un vero e proprio abuso.

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  2. Dott. Beltrame
    Da quando in qua un organo come l’Autorità per l’Energia interviene sulle caratteristiche tecniche di un dispositivo che ha la funzione di misurare una grandezza e che sul piano giuridico deve rispondere a determinati requisiti legali che investono la certificazione del prodotto e la sua conformità.
    Difatti la parola stessa Garante serve ad indicare un organismo avente la funzione di far rispettare le regole emesse da un organo tecnico avente funzione di emettere quelle norme cui debbono conformarsi i dispositivi di misura.
    In Italia, le due funzioni in qualche caso non sono state rispettate e da questo fatto è nata una situazione atipica di irregolarità.
    I contatori installati dall’ENEL ed anche quelli che portano il nome dell’ACEA non hanno ricevuto da nessun ente e men che mai dal MiSE un certificato che attestasse la loro conformità metrologica.
    Non solo, dato che gli stessi non sono letti sul posto, ma sono letti a distanza nessun ente si è premunito di fornirci il criterio di validazione delle misure effettuate in questo modo.
    Per quanto mi riguarda, e lo ribadisco ancora una volta, a meno che le società che hanno installato detti contatori non smentiscono quanto affermato, detti contatori sono illegali: altro che possono essere utilizzati fino alla loro sostituzione come afferma il decreto del 2007.
    Come Le ho fatto cenno non parliamo poi della struttura della fattura con tutte quelle voci che risultano arcane perfino a chi è addentro a questi problemi.
    Infine un’altra falla nel sistema di fatturazione: perché dobbiamo pagare un’imposta – IVA – su un altra imposta – ACCISE ?
    Fino a quando non saremo governati da persone che hanno a cuore i cittadini e non il grosso capitale, questa Italia non potrà mai cambiare: quelli che sono più ricchi saranno ancora più ricchi mentre aumenta il numero dei poveri disgraziati che vivono in condizioni di miseria.
    Non è solo un problema di contatori e regole sulla fatturazione dei consumi ma è un problema di civiltà e rispetto.

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  3. Grazie per il suo intervento. Purtroppo non ci si può appellare a nessuno, forse alla Corte Europea. La situazione è così anche perché alla gente non frega assolutamente nulla e paga 3/4 mila euro all’anno senza verificare nulla e fidandosi di quanto arriva con la posta. A fatica sa riconoscere il proprio contatore ma non lo sa leggere e anche quando lo ha letto non serve.Con una popolazione sifatta di utenti perché il fornitore, e con lui tutto il sistema, non dovrebbe approffitarne.Le assicuro che negli altri paesi europei non è così e lo avrà visto dalle bollette che ho pubblicato. Vuol dire che siamo ricchi e ingenui.

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