“Fermiamo immediatamente i nuovi contatori dell’Enel” scriveva così Davide Crippa Del M5S nel 2017, mentre Enel sostituiva i primi contatori dei 40 milioni previsti.
L’intervento dell’attuale capogruppo alla Camera del M5S, non era il primo sull’argomento.
Insieme ad altri, nel 2013, aveva firmato un’interrogazione parlamentare, alla quale l’allora vice-ministro in carica rispondeva in modo evasivo e nascondendo la verità.
Non soddisfatto, Crippa continuava la battaglia sul suo blog personale, chiedendosi: “chi controlla i contatori dell’Enel”.
Forse, anche per questa sua frenetica attività in campo energetico, il primo Conte lo nomina sottosegretario al MISE, con delega proprio per l’energia.
Crippa sarebbe stato quindi nella posizione giusta per rispondere alle sue stesse domande e approfondire l’argomento.
Invece, con la nuova carica, le curiosità del Crippa scemano, e quando l’anno successivo Roberto Traversi lo interpella, Crippa risponde come gli era stato risposto sei anni prima e la “soap opera” dei contatori, come l’aveva definita la prima volta, diventa solo un brutto sogno.
La sostituzione dei contatori con sistemi di misura illegali prosegue, e se qualcuno si oppone, Enel chiama i Carabinieri.
Dobbiamo poi a Crippa l’estensione di due anni del mercato tutelato, perché i consumatori sono ignoranti e non in grado di scegliere.
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