Un utente di Sestri Levante si oppone alla sostituzione del contatore di energia elettrica.
E’ un suo diritto, come gli hanno confermato dal call center indicato sull’avviso di sostituzione, lasciato sulla porta di casa.
L’addetto della società incaricata della sostituzione prima minaccia l’utente di chiamare i Carabinieri, poi li chiama e questi – colpo di scena – escono, come se non avessero altro da fare.
Arrivati sul posto, dopo i saluti di rito, non verbalizzano nulla – altro colpo di scena – perché non c’è nulla da verbalizzare.
Il contatore vecchio resta al suo posto e tutti se ne vanno soddisfatti.
C’è qualcosa che non torna in questa incredibile vicenda che deve essere chiarita.
Come dovrebbero essere riviste le delibere di Arera che hanno creato questa giungla.
Queste forzature trovano giustificazione solo dai soldi succhiati ai consumatore per installargli un sistema di misura illegale.
Più contatori sostituisci e più ti premiano e così, se l’utente non è d’accordo, ti permetti di chiamare i Carabinieri per intimidirlo.
Bisogna capire se è un ordine di scuderia oppure, anche se non sembra, è un caso isolato.
Per non farvi sostituire il contatore è sufficiente chiedere a chi interviene se ha intenzione di verbalizzare e sottoscrivere i consumi letti sul contatore vecchio.
La risposta sara negativa perché non sono autorizzati a farlo eppure, quei dati sono l’unica cosa legale dell’operazione.
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