ARERA ritorni alla sua missione originale e cioè ” la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilita’, di seguito denominati “servizi”, nonche adeguati livelli di qualita’ nei servizi medesimi in condizioni di economicita’ e redditivita’, assicurandone la fruibilita’ e la diffusione in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori”.
Non intervenga in materie che non le competono, come la metrologia legale, della quale è unico responsabile il MISE. Nello specifico, vengono installati decine di milioni di sistemi di misurazione illegali, che funzionano male e che oltretutto il consumatore paga con la bolletta.
Denunci l’impossibilità di promuovere la concorrenza, e quindi la tutela degli interessi di utenti e consumatori, in presenza della chiara posizione dominante di Enel, che dalla fine del mercato tutelato, e con il monopolio della distribuzione, sarebbe l’unica a trarre vantaggio.
Metta in condizione i consumatori, attraverso una seria e mirata campagna di informazione, di capire quanto consumano e quanto spenderebbero passando al mercato libero. I comparatori di offerte non sono assolutamente adeguati, né fruibili dalla quasi totalità dei consumatori.
Semplifichi radicalmente le bollette, sull’esempio di quelle degli altri paesi europei, che sono utili e non aggravano il lavoro dei fornitori, che in Italia viene poi scaricato sul prezzo.
Rediga, con il MISE, l’atteso albo dei fornitori per evitare in futuro situazioni oggettivamente sconcertanti.
Riveda il contratto di maggior tutela a garanzia dei consumatori. Quello attuale non funziona per evidente responsabilità dominante del distributore.
Annulli la procedura di conciliazione che allontana ulteriormente i consumatori dal far valere i propri diritti.
Quantifichi, con precisione, l’ammmontare degli oneri di sistema, che ormai pesano per più di un terzo sul valore delle bollette, da qui a dieci anni confutando, in modo molto più efficace del passato, gli ulteriori aggravi.
Grazie ing. Di Giovanni. Spero che i nostri sforzi vengano capiti e recepiti dal nuovo Ministro al quale la prego di rivolgersi a nome del suo movimento.
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Egregio Ing.re Mi auguro che ogni rigo ed ogni parola venga letto e fatto proprio dal Ministro del MISE e dal nuovo Presidente dell’ARERA. Solo l’applicazione di quanto da Lei auspicato può rendere legale la gestione del servizio elettrico. Principalmente il Signor Ministro, è chiamato ad abrogare tutte le delibere dell’ex AEEG, inerenti la metrologia legale, in testa alle quali quelle relative all’ordine di implemetare i telegestori di prima e seconda generazione. Ciò, anche perchè la telegestione viola la direttiva MID e non è mai stata chiesta la validazione e la legalizzazioned ai sensi di legge dal MISE Grazie per il suo preziosissimo lavoro. Ing. Andrea Di Giovanni MCI – Movimento Cittadini Indifesi
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