Una miriade di attestati energetici, emessi in Lombardia dal CENED, classificano gli immobili in base al loro consumo di energia termica, dando indicazioni su come ridurla.
Se, in base a tali indicazioni, i miglioramenti venissero attuati, sarebbe corretto redigere un nuovo attestato, ma nessuno lo fa perché costa; la validità degli attestati é infatti di dieci anni.
L’attestato é richiesto al rogito e deve essere messo a disposizione dell’affituario.
La procedura per ottenerlo é una farsa e puó costare poche decine di euro.
Chi certifica puó limitarsi allo studio delle carte, senza neppure vedere l’immobile.
Se gli immobili vengono venduti sulla carta, il certificato viene redatto in base ai soli dati di progetto: centrale termica in funzionamento a regime con massimo rendimento e tutte le unità immobiliari occupate.
Ma se l’immobile e parzialmente occupato, l’impianto termico viene sottoutilizzato e i consumi aumentano; dopo un paio di inverni se ne accorge chi paga le spese per il riscaldamento.
Chi compra il “nuovo” sulla carta si fida dei notai che, spesso scelti da chi vende, sono poco propensi a spiegare i i rischi di un attestato energetico non attendibile.
Attenzione a sottovalutare il problema e arrivare impreparati al rogito;una certificazione seria non puó costare meno di 500€.