Facciamo poco caso alle bollette di acconto, che ci addebitano consumi stimati; sono di poche decine di euro, inutile perderci tempo.
Più attenzione dovremmo dedicare alla bolletta di conguaglio, un vero rompicapo. Dovremmo verificare che vi siano ri-accreditati gli acconti, esercizio peraltro non semplice.
Sorprende che nell’indicare il consumo storico non si tenga conto degli acconti e ci si chiede a cosa serva una bolletta così.
Il mio contratto risale al ’79, il mio fornitore sa esattamente quanto consumo in un anno, perché mi addebita poche decine di euro.
Le bollette di acconto e quelle di conguaglio non mi aiutano a capire quanto consumo. Perché il consumo storico della bolletta non é quello corretto.
Nel mio caso i prezzi unitari non sono mai coerenti: mi vengono fatturati consumi irreali a prezzi irreali che vanno da 77 cent/m3 a 2,12€/m3.
Mi chiedo allora a chi serva una tale contabilità creativa che tiene in sospeso enormi partite di gas, da fatturare magari dopo anni, e ritarda crediti e con essi utili,accise e imposte.
Possibile che la Guardia di Finanza non se ne sia accorta?