Dopo quindici anni di liberalizzazione all’italiana, non c’è un albo delle società che vendono energia elettrica.
Sarebbe invece utile sapere chi non opera correttamente e non vigila sulle proprie forza vendita, dedite più che altro a fregare la gente.
Un elenco invocato dalle stesse imprese, a tutela della loro reputazione del settore ma che non è ancora previsto dalla legge.
Così il “Ddl concorrenza”, arenato al Senato: “al fine di garantire la stabilità e la certezza del mercato dell’energia elettrica, dal 1o gennaio 2016 è istituito presso il Ministero dello sviluppo economico l’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica a clienti finali”.
Si legge che a una semplice richiesta di informazioni, il ministero dello Sviluppo economico, primo sponsor del decreto, si sia semplicemente “rifiutato di rispondere”.