“Con le bollette dell’energia elettrica, oltre ai servizi di vendita (materia prima, commercializzazione e vendita), ai servizi di rete (trasporto, distribuzione, gestione del contatore) e alle imposte, si pagano alcune componenti per la copertura di costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico nazionale: si tratta dei cosiddetti oneri generali di sistema, introdotti nel tempo da specifici provvedimenti normativi.
Negli ultimi anni, gli oneri generali di sistema hanno rappresentato una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua di energia elettrica degli utenti finali.Gli oneri generali sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione, (quindi all’interno dei servizi di rete), in maniera differenziata per tipologia di utenza.”
A3 é solo una delle componenti degli oneri di sistema.

Le bollette come bancomat: raccolgono soldi che non nulla hanno a che vedere con l’energia che acquistiamo.
Comprino temporaneamente i buchi di Alitalia, Ilva, Alcoa, o di operatori elettrici falliti, come Gala o GreenNetwork, solo per citarne alcuni, e poi si perdono.
Le industrie “energivore” pagano l’energia elettrica troppo cara? Ci pensano le bollette!
Volete installare un impianto fotovoltaico? Ci pensano le bollette!
I treni costano troppo cari? Ci pensano le bollette!
C’è il furbo che la bolletta non la paga, nessun problema, ci pensano pensano le bollette!
Istituti di ricerca deficitari? Ci pensano le bollette!
Verificate quanto pagate gli “oneri di sistema” ad ogni bolletta e poi moltiplicate per le decine di milioni di utenze!
Continuano a ripeterci che gli oneri di sistema sono imposizioni parafiscali. Che dovrebbero essere pagati da tutti i cittadini, e non solamente dai consumatori, che invece ci pagano sopra pure tasse e IVA.
Le origini degli oneri di sistema sono trattate in un altro post di questo blog.
Il metodo d’imposizione resta lo stesso: governo e parlamento decidono e incaricano Arera di spalmare il tutto nelle bollette.
Per anni fila tutto liscio ma quando la voce “materia prima” esplode, la bolletta esplode e il governo è costretto a sospendere le altre voci!
Lo ha fatto Draghi ma era solo temporaneo.
Arrivano così conti stratosferici ma nessuno protesta anche perché, al di fuori di chi incassa, nessuno sa come girano i soldi.
Gli oneri vengono incassati dal distributore,che li gira al GSE e poi si perdono nei meandri di un sistema tutt’altro che trasparente.
Il consumatore paga gli oneri ma non ha mai visto le bollette scendere!
É la stessa situazione della benzina con la differenza che della macchina puoi anche fare a meno, ma della luce in casa no.
È il futuro é tutt’altro che roseo!
All’orizzonte abbiamo infatti i sistemi di accumulo, necessari, ci raccontano, a immagazzinare l’energia rinnovabile che nessuno consuma, quella stessa energia che già incentiviamo con i conti energia di venti anni fa.
Le rinnovabili sbilanciano la rete? Nessun problema, ci pensano di nuovo le bollette, che incentivano i produttori di energia da fossile perché tengano a disposizione le centrali pronte a produrre. Solo pronte a produrre a costi stratosferici.
Poi ci sono le reti da rimettere a posto. Enel, che ha ancora il monopolio della distribuzione, annuncia 17 miliardi d’investimenti che alla fine saranno pagati dalle bollette.
Stessa cifra,17 miliardi Terna!
Come sia stato possibile piazzare le rinnovabili al sud quando la domanda é al nord é difficile da spiegare se non perché c’erano gli incentivi.
Così adesso, dopo vent’anni, ci pensa Terna a sbottigliare il sud con nuovi elettrodotti pagati sempre dalle bollette.
Passando per gli eolici, offshore o onshore, sarà un disastro per il consumatore italiano che guarda impotente la competitività dei partner europei

In una memoria di Arera, presentata alla commissione d’inchiesta della Camera sui diritti del consumatore, è scritto:
“Inoltre, la catena di esazione di tali componenti, che passa attraverso le società di vendita, comporta la presenza di rischi di controparte di complessa gestione, che hanno portato all’esigenza di socializzare importi rilevanti corrispondenti ad insoluti all’interno della medesima catena. Ciò in particolare alla luce delle sentenze della giustizia amministrativa, che hanno limitato la responsabilità delle società di vendita in relazione al versamento degli oneri in caso di insoluti del cliente finale”
Socializzare oneri para-fiscali, derivanti dalla morosità di quelli che non pagano le bollette, sulla platea di quelli la pagano non é equo e senz’altro non rientra nelle competenze di Arera.
In attesa che qualcuno si svegli, l’unica soluzione è il referendum!

Arera li spalma solamente in bolletta. Gli oneri sono stabiliti dal parlamento. Sono applicati correttamente? Sono spalmati correttamente? Sono atti feed mentre l’incidenza in bolletta é proporzionale al consumo. Dovrebbero essere una tassa messa a carico della fiscalità generale, come in Spagna, ma da noi non é così!
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come vengono determinati gli oneri di sistema? Vero e che li determina l’ARERA ma da nessuna parte si riesce a trovare il metodo matematico , che dovrebbe esse di assoluta semplicità, attraverso il quale si riesce a ricavare l’importo degli oneri di sistema. Viene ripetuto che il valore unitario è uguale per tutti, fatta eccezione per le seconde case dove viene portato in conto e in aggiunta una quota fissa. Ma in definitiva per il trimestre giugno -settembre 2024 gli oneri di sistema sono determinati moltiplicando la cifra in euro risulta definita da : 0,0368 per il numero di Kwh consumati o da altri valori. Grazie se ci sarà una risposta ( le cose semplici sovente vengono nascoste, ad esempio : incidono con il 21% dell’importo della bolletta elettrica , etc…, . Sarebbe meglio dire come si calcolano , anche se l’ARERA ha la facoltà di modificare il moltiplicatore , basta che lo si indichi.)
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