I nuovi contatori del gas dovrebbero essere letti da remoto, facendoci pagare solo il gas che consumiamo, cioè nessun consumo stimato e nessun conguaglio
La novità é che, se non pagheremo la bolletta, potranno toglierci il gas battendo sulla tastiera di un computer che azionerà una valvola posta all’interno del contatore.
Di quella valvola non si sa nulla salvo che è lì “a fini gestionali“!
Con quella valvola il livello di sicurezza peggiora e chi si è già fatto installare i nuovi contatori chiuda sempre la valvola generale del gas.
Oltre al costo del contatore, spalmato nelle bollette dei prossimi dieci anni, l’utente con i nuovi contatori pagherà il servizio di lettura da remoto, anche se poi il servizio non verrà reso: già oggi si perdono i dati di due utenti su tre.
Non era più agevole leggere il contatore come una volta: un solo numero a prova di idiota!
La legge prevede che sia ancora così “una facile lettura senza dover fare nulla” e invece provate a vedere se ci riuscite!
Ma la novità é la valvola interna al contatore che modifica le responsabilità tra fornitore, distributore e utente, e i contratti non ne tengono conto.
La direttiva europea MID, che regola l’immissione sul mercato dei soli contatori, non prevede alcun sistema di misura remoto.
I requisiti essenziali della direttiva MID restano così disattesi.
Inoltre “le delibere dell’AEEGSI non possono avere alcun rilievo normativo o impositivo perché non hanno alcun valore coattivo nei confronti del consumatore e non escludono il diritto del consumatore ad essere risarcito in caso di violazioni del diritto vigente.”
Prima della sostituzione, il sistema dev’essere quindi reso legale e inattaccabile da interventi che possano interferire sulla trasmissione del dato di consumo, addirittura manipolarlo o, malauguratamente, intervenire sulla valvola.
Il manuale del contatore della foto recita: “l’aggiornamento del firmware può essere facilmente effettuato anche da remoto”.
Ed é questo il punto: chi può modificare il programma da remoto? Con quale sicurezza? Con quale protocollo di comunicazione?
Stessa cosa per i contatori di energia elettrica: si sa solo che Enel li gestisce da remoto, ma nessuno può controllare come e cosa faccia!
La direttiva MID stabilisce che “è il dato generato del contatore l’unico valido per la transazione”, indipendentemente da come poi venga gestito.
Senza questi chiarimenti, l’installazione va rifiutata anche perché il contatore non rappresenta alcun vantaggio per il consumatore che paga qualcosa che non gli serve ma serve ad altri!
Nota: il contatore Samgas della foto solo uno dei tipi che stanno installando.
Dipende: se il distributore li ha ancora potrebbe anche farcela. Dove si trova?.
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buonasera, posso chiedere la sostituzione del contattore del gas, e farmi montare quello vecchio?
in modo da vedere effettivamente il consumo erogato
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Certamente con piacere. Ho ripostato un vecchio intervento sui contatori del gas perchè il lettore lo aveva commentato.
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Vabbè…. ho perso le speranze…… se le fa piacere scriverò che non funziona nulla….. alle volte però riterrei più costruttivo fermarsi a valutare serenamente i pro e i contro di un sistema piuttosto che dare opinioni un po’ sensazionalistiche che potrebbero anche essere male interpretate dai non addetti ai lavori.
La saluto cordialmente e magari ci vedremo al prossimo meeting sul sistema……
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perché non lo chiede all’Autorità per l’energia? per il resto non la seguo…leggo solo 6 cifre dopo la virgola sulle mie bollette come se qualcuno avesse inventato il milionesimo di metro cubo!
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Come è stata calcolata la cifra di 400/500€?
Anche con il sistema vecchio la fatturazione è con la stessa unità di misura (unità contatore x C)
Il dato sarà disponibile per tutta la filiera, anche al cliente finale che avrà letture reali tutti i mesi
i vantaggi di un dato reale di fatturazione
per i calibri over G10: se avessero gestito solo la teletrasmissione del dato e non la correzione non avremmo avuto la necessità di eseguire verifiche metrologiche agliumenti di correzione
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qui non devo convincere nessuno ma io,come utente, non pago 400/500€ per un bicchiere mezzo pieno o per l’utilizzo di un’unità di misura illegale per la fatturazione. maggiore disponibilità del dato di fatturazione per chi? ha presente la situazione degli elettrici? che vantaggio ha avuto l’utente?
costi di gestione legati alla metrologia?
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Ripeto, nel complesso ritengo il bicchiere mezzo pieno. Al termine del piano avremo un parco misuratori completamente ringiovanito ed una maggiore disponibilità del dato di fatturazione. Personalmente avrei insistito molto meno sulla correzione della misura, lasciandola forse alle utenze in media pressione, avremmo ridotto diversi costi di gestione legati alla metrologia e di contro non ne abbiamo significativi vantaggi.
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Non è l’unico a pensarla così ma non sono situazioni al limite. Sarà la normalità per chi l’accetta .
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Mah…. mi sembra un attacco incondizionato al sistema. Un piano così massiccio non può’ che prevedere anche situazioni al limite. Nel complesso però non la vedo così negativa come la descrive.
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