Oneri di sistema – le origini

Con una slide presentata durante un suo convegno, l’Autorità per l’energia presenta il degli oneri di sistema, che ogni consumatore paga con la bolletta.

oneri in bolletta

Nel 2016 valevano 14,4 miliardi ma nessuno fa consuntivi e nessuno fa previsioni per il futuro perché nella voce “oneri di sistema” della bolletta, che noi tutti paghiamo, finiscono voci che con l’energia elettrica c’entrano poco come Alcoa, Ilva o Alitalia.

Quelli che, e sono sempre più numerosi, si staccheranno dalla rete, per prodursi l’energia che consumano, non pagheranno più oneri di sistema.

I quali dovranno così essere  spalmati su una platea di consumatori, sempre più ridotta, che pagherà bollette sempre più care.

Se poi si congelano per un semestre gli oneri di sistema non pagandoli ai produttori, come è stato deciso l’anno scorso, bisognerà poi pagarli con gli interessi.

La quota dominante degli oneri riguarda gli incentivi alle energie rinnovabili, il cui sviluppo è stato impostato e perseguito con demenziale leggerezza.

Il prezzo mondiale dei pannelli fotovoltaici nel 2005 si basava sulla richiesta italiana.

Il governo Monti impose un tetto annuo agli incentivi, perché ormai era evidente che gli impianti venivano costruiti solamente perché i consumatori li avrebbero pagati con le bollette.

Il governo Renzi pensò poi di indebitare ulteriormente i consumatori, spalmando gli incentivi su un periodo più lungo, ma riconoscendo gli interessi e rinviando il problema.

Adesso sui social fioccano le proposte di installare pannelli fotovoltaici per non pagare energia elettrica.

Ma la domanda é: quelli che non non lo faranno, pagheranno il conto di tutti? E fino a quando?

I primi produttori di energia fotovoltaica incassano anche sette volte l’attuale prezzo dell’energia in borsa, mentre i consumatori dovranno pagare, non solo gli incentivi a chi produce e sbilancia la rete, come é il caso delle rinnovabili, ma anche i costi per ribilanciarela.

Verranno installati così migliaia di MW a gas, il cui costo verrà scaricato sulle bollette per permettere ai produttori di partecipare alle aste del capacity.

Ecco la lista dei furbi in un paese di idioti: buona parte dei soldi viene inviata all’estero esentasse.IMG_0913

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

4 pensieri riguardo “Oneri di sistema – le origini”

  1. Quello che sorprende in queste vicende è il ruolo del Garante.
    Infatti normalmente un garante dovrebbe, lo dice la parola, garantire che siano rispettate le regole.
    Invece in questa benevola Italia le regole dovrebbero essere stabilite con delle norme legislative che, per il mercato energetico, sono piuttosto vaghe e lasciano spazio ad un mercato per il quale si pagano voci a vario titolo più del 50% rispetto ai consumi.
    Non solo ancora oggi abbiamo dei contatori , cosidetti elettronici, per i quali non è stata stabilita la conformità e la regolarità delle letture in quanto le società distributrici forniscono a quelle fornitrici i dati che provengono dalla centrale, dati che sono digitalizzati ma la cui corrispondenza tra contatore e centrale può essre inficiata in quanto non esiste alcun documento che, tramite il MiSE, attesti la regolarità dei consumi rilevati in centrale.
    In questa situazione le società, soprattutto quelle maggiori, ci sguazzano e quando debbono effettuare fatture di conguaglio a distanza di anni ci danno sotto anche se sono richieste le comunicazioni tra società distributrice e società fornitrice che in molti casi, anche se esiste una delibera dell’AGEEGSI, che obbliga dette società a fornire la documentazione richiesta dal cliente, non rispondono affatto.
    Vorrei sapere a questo punto la funzione del Garante!!
    Per quanto mi riguarda la parola esprime un concetto molto semplice: deve controllare che le società applichino le normative che sono alla base del rapporto società/cliente. Invece qualche volte interviene come se fosse il legislatore.

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  2. Io sono da sempre contro le cosiddette energie rinnovabili.
    Meglio ancora dirò che l’unica energia rinnovabile che vale la pena di installare è il solare termico a bassa temperatura per i servizi sanitari, gli utilizzi domestici e, soprattutto, per le strutture di ristorazione, hotel e comunità in genere; non dove vivono 1 o 2 persone.
    .
    È ora di finire di tutelare i politici ed i tecnici a loro asserviti, che hanno fatto leggi e determinazioni che si accavallano e non si riesce più a capire cosa uno compra con la bolletta elettrica.
    .
    Il risultato sarà che le industrie energivore saranno costrette a lasciare l’italia a meno di altri pateracchi politici che pagheranno tutti i Pantalone d’italia.
    .
    Esempio di azienda energivora italiana che fa un contratto di fornitura interrompibile e con ciò avere nei turni notturni e sabato e domenica il costo dell’energia pari al 10% della tariffa giornaliera.
    In una settimana ci sono 21 turni di 8 ore ciascuno.
    .
    10 turni in fascia diurna dal lunedì al venerdì al 100% della tariffa
    e 11 turni in fascia tariffaria al 10% notturna;
    da lunedì a venerdì 5 turni più altri 6 (3+3) sabato e domenica.
    .
    Come risultato avrete che le aziende energivore con contratti interrompibili avranno un costo medio ponderato nell’arco settimanale pari a circa il 53% della tariffa intera.
    Ecco come mai le industrie energivore possono ancora restare in italia.
    Dove sta il trucco direte?
    Nessun trucco la differenza la pagano i Pantalone d’italia ovvero tutti quegli altri operatori diurni e famiglie che consumano e non sono in nessuna fascia “protetta”.
    L’ALCOA che è una ditta multinazionale seria e non voleva ricorrere a troppi sotterfugi ha mandato a defecare l’europa e l’italia;
    e bene ha fatto.
    .
    Prendetene atto perché fra poco nei piani di riduzione degli extracosti dovranno essere eliminati.
    Si sta viaggiando verso l’abolizione dell’acquirente unico e ciò metterà il pepe ai produttori.
    Per ora altro non dico e aspetto lunga la riva del fiume il passaggio dei cadaveri.
    .
    Una cosa che dovrebbe esistere in italia al pari della Gerrmania è il cosiddetto PUN negativo.
    Mancando in italia abbiamo avuto un’alterazione dei rapporti fra produttori e tutto e solo a vantaggio delle rinnovabili solare fotovoltaico, pale eoliche, biomasse e biogas.

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