Quattro anni fa, l’ufficio stampa di Enel giudicava un mio articolo “destituito di ogni fondamento, pesantemente diffamatorio e gravemente lesivo della reputazione di Enel” e diffidava Linkiesta, il giornale online che pubblicava i miei interventi,dal continuare a farlo.
Ma sullo stato d’illegalità dei contatori interviene la Prefettura di Milano, con la confisca e successiva distruzione.
L’articolo 692 del Codice Penale è sufficientemente chiaro:
“Chiunque, nell’esercizio di un’attività commerciale, o in uno spaccio aperto al pubblico, detiene (1) misure o pesi (2)[472 2] diversi da quelli stabiliti dalla legge, ovvero usa misure o pesi senza osservare le prescrizioni di legge, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da centotre euro a seicentodiciannove euro.
In un’attività commerciale, quale la vendita di energia elettrica contro un corrispettivo, la legge vieta l’utilizzo di pesi e misure diversi da quelli stabiliti per legge, e chi usa pesi o misure senza osservare le prescrizioni di legge viene sanzionato.
- L’art. 11 del Testo Unico delle Leggi Metriche stabilisce che, per determinare le quantità, devono essere impiegati strumenti legali.
- L’articolo 12 li definisce: “sono legali quegli strumenti che sono stati sottoposti alla Verificazione prima e alla verificazione periodica. In ciascuna di queste, il Verificatore appone i pertinenti bolli metrici”
Gli strumenti di misura sprovvisti di bolli, perchè non sono stati omologati, sono pertanto illegali e da qui il sequestro da parte della Prefettura, i cui atti sono pubblici.
Per essere legale, lo strumento deve rispondere ai requisiti del Regolamento di Fabbricazione Metrica oppure deve essere ammesso alla verifica metrica da un apposito Decreto Ministeriale. Procedure necessarie a definire le caratteristiche costruttive, i requisiti metrologici e le condizioni d’impiego dello strumento in esame.
La legge prevede che gli strumenti di misura utilizzabili siano quelli della Tabella B allegata alla Legge (Testo Unico delle leggi metriche 1890/7088), e altri non ancora contemplati, purché, con le procedure di cui all’art. 6 e 7 del Regolamento di Fabbricazione e, previa opportuna domanda e istruttoria tecnica, il Ministero rilasci il Decreto Ministeriale d’ammissione.
ENEL, come ammesso dall’allora sotto-segretario del MISE, De Vincenti che rispondeva all’interrogazione Parlamentare del 17/10/13, non ha mai presentato alcuna domanda di Verificazione prima per i suoi contatori.
Quindi, non essendo stata presentata domanda di Verificazione Prima, i contatori dell’Enel non hanno conseguito alcuna omologazione ed è quindi impossibile sottoporli a verifica in contraddittorio con l’utente,proprio perché non possono essere legali le procedure di prova.
Tutto ciò lede pacificamente il diritto del consumatore.
Ecco la ragione dei provvedimenti sanzionatori nei confronti di chi impiega strumenti illegali in rapporto con terzi, con gravissima lesione della fede pubblica.
I sequestri, disconosciuti quattro anni fa dal Ministero, sono continuati perché i contatori risultano sprovvisti dei sigilli metrici che attestano l’esecuzione della Verificazione prima metrologica, prevista dall’art. 12 del Testo Unico delle leggi metriche.
In sostanza, l’apposizione dei sigilli su uno strumento di misura presume la sua conformità a un modello depositato e quindi identifica la sua legalizzazione.
Il Ministero competente, nei primi anni 2000, non sollecitò azioni che costringessero Enel a omologare il contatore, lasciando che l’installazione di decine di milioni di contatori potesse avere luogo in pacifica violazione della legge.
In merito alle altre considerazioni della diffida di Enel:
- non si comprende il ruolo di IMQ, cui non competeva la verifica metrico-legale di strumenti non omologati, nell’apporre marcature del tutto inefficaci a tale effetto;
- non si comprende a quale scopo venga richiamata l’Autorità per l’energia che, non solo non ha alcuna competenza in metrologia legale ma, con la sua delibera 292/06, travisava platealmente la realtà;
- non si comprende come la direttiva MID che, solo dal 2007, consente la commercializzazione in Europa di contatori omologati e legali, possa estendere a decine di milioni di contatori illegali, i medesimi titoli di legalità;
- non si comprende come il decreto di recepimento della direttiva MID, abbia potuto sortire il salvifico effetto di rendere legale quello che legale non era, non é e non sara mai, consentendone peraltro l’utilizzo a vita.
E’ scandaloso non poter effettuare una verifica legale in contraddittorio di un contatore di energia elettrica.
Il Prefetto di Milano prosegue nelle azioni di sequestro di contatori illegali sanzionando, non il distributore,il proprietario, ma il fornitore che incassa un corrispettivo illegale.
Egr. ing. Beltrame
sono andato a vedere le competenze dell’AEEGSI e leggo:
“Le competenze “L’Autorità regola i settori di competenza, attraverso provvedimenti (deliberazioni) e, in particolare:
Stabilisce le tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture, garantisce la parità d’accesso, promuove, attraverso la regolazione incentivante gli investimenti con particolare riferimento all’adeguatezza, l’efficienza e la sicurezza;
Assicura la pubblicità e la trasparenza delle condizioni di servizio;
Promuove più alti livelli di concorrenza e più adeguati standard di sicurezza negli approvvigionamenti, con particolare attenzione all’armonizzazione della regolazione per l’integrazione dei mercati e delle reti a livello internazionale;
Definisce i livelli minimi di qualità dei servizi per gli aspetti tecnici, contrattuali e per gli standard di servizio;
Promuove l’uso razionale dell’energia, con particolare riferimento alla diffusione dell’efficienza energetica e all’adozione di misure per uno sviluppo sostenibile;
Aggiorna trimestralmente le condizioni economiche di riferimento per i clienti che non hanno scelto il mercato libero;
Accresce i livelli di tutela, di consapevolezza e l’informazione ai consumatori;
Adotta provvedimenti tariffari e provvede all’attività di raccolta dati e informazioni in materia di servizi idrici;
Svolge attività di monitoraggio, di vigilanza e controllo anche in collaborazione con la Guardia di Finanza e altri organismi, fra i quali la Cassa Conguaglio per il settore elettrico, il GSE, su qualità del servizio, sicurezza, accesso alle reti, tariffe, incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate e in materia di Robin Hood Tax.
Può imporre sanzioni e valutare ed eventualmente accettare impegni delle imprese a ripristinare gli interessi lesi (dlgs 93/11).”
Dove sta scritto che può legalizzare uno strumento di misura ai fini della fatturazione dell’energia elettrica (vedi contatore elettronico) visto che, per ottenere tale riconoscimento, è obbligatorio che ci ci sia una società riconosciuta ai fini della certificazione e conformità del prodotto come previsto dalla normativa europea e da quello che traspare tutti i contatori elettronici impiegati fino al 2006 non hanno questa caratteristica.
Non solo il dato fatturato non è quello del contatore ma quello inviato alla centrale di distribuzione tramite un sistema di telelettura del quale non si conoscono le caratteristiche.
Altro che Far West!!
Siamo nel caos più assoluto al fine di tutelare le grandi società di distribuzione.
Saluti Giuseppe Costantini
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Grazie Romeo. La direttiva MID é del 2004 e viene recepita dall’Italia nel 2007. Siamo nel 2015 e non si sa ancora come provare i contatori MID. Perché tanto tempo? Perché ci sono 35 milioni di contatori pre-MID, che non sono stati omologati da nessuno, sono illegali e non possono essere provati legalmente. Ma, come dice il Ministro, il decreto di recepimento della direttiva MID consente a 35 milioni di contatori illegali di funzionare illegalmente, purché non vengano rimossi. Non si hanno,contrariamente a quanto affermato dal Ministro,“notizie e risultati di controlli comunque effettuati anche per iniziativa dell’Autorità di regolazione”. Nessuno può verificare legalmente quei contatori perché, non essendo omologati, non esistono le procedure legali applicabili alle prove e l’Autorità non ha alcuna competenza in metrologia legale. Dire che “non avevano e non hanno confermato il rischio di generalizzate situazioni di malfunzionamento e di diffusi errori di misura “ senza alcun documento che lo dimostri, è un’illazione.
Il link dell’interrogazione parlamentare della scorsa settimana http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/05242&ramo=CAMERA&leg=17
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Buonasera Beltrame,
le riporto un articolo uscito qualche giorno fa su Quotidiano Energia, relativo all’argomento:
«Contatori elettrici, in arrivo i controlli metrologici
De Vincenti: adottato il regolamento Mise di attuazione della direttiva Mid, si attende la registrazione della Corte dei Conti per le prime verifiche
Roma 3 aprile 2015
Dovrebbero partire a breve i controlli metrologici per i contatori elettrici previsti dalla direttiva europea Mid (recepita in Italia con D.Lgs 22/2007), visto che il regolamento ministeriale di attuazione che disciplina tali verifiche, “è stato adottato nelle scorse settimane e si è ora in attesa della sua registrazione da parte della Corte dei Conti e della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Immediatamente dopo la sua entrata in vigore si intende attivare i primi cicli di controlli”.
A spiegarlo è il vice ministro Claudio De Vincenti, rispondendo ieri a un’interrogazione presentata in commissione Attività Produttive alla Camera dal deputato 5 stelle Crippa sull’omologazione dei contatori elettrici installati in Italia.
Il Mise intende anche procedere all’adozione di un accordo procedimentale con Unioncamere, Autorità per l’Energia, Accredia e Agenzia delle Dogane “per coordinare e migliorare l’efficacia dei rispettivi interventi in materia e per evitare duplicazioni di adempimenti e di oneri”.
Nell’interrogazione si faceva presente che all’interno delle procedure d’infrazione avviate lo scorso febbraio la Commissione europea ha rilevato che “non è stato recepito l’obbligo secondo cui i contatori installati conformemente alle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE consentono informazioni sulla fatturazione precise e basate sul consumo effettivo”.
Nella risposta il vice ministro ha però fatto presente che, relativamente ai misuratori “intelligenti” dei consumi di elettricità e gas naturale, la disposizione è stata nella sostanza recepita, seppure utilizzando una dicitura non perfettamente corrispondente a quella inserita in direttiva”.
Infine, l’interrogazione ha posto l’accento sulla scadenza di settembre 2015, quando “i consumatori elettrici riceveranno una nuova bolletta elettrica, in grado di assicurare una maggiore trasparenza e trasferire informazioni utili ai consumatori”.
A fronte di ciò, però, “gli apparecchi installati nelle nostre abitazioni non risulterebbero essere adeguati al compito di assicurare la necessaria trasparenza, certezza e imparzialità nel calcolo dei consumi”; poiché quasi 40 milioni di misuratori “non sono mai stati certificati da un ente terzo indipendente”.
A tal riguardo De Vincenti ha evidenziato come “la stessa direttiva europea richiamata nell’atto di cui si discute consente il mantenimento in servizio dei contatori installati anteriormente alla sua decorrenza” e che le notizie disponibili e i controlli comunque effettuati anche per iniziativa dell’Autorità di regolazione “non avevano e non hanno confermato il rischio di generalizzate situazioni di malfunzionamento dei contatori stessi e di diffusi errori di misura”.»
Se le serve, ho anche il testo dell’interrogazione del M5S e della risposta del sottosegretario De Vincenti; mi faccia sapere. Saluti.
Romeo Tavoni
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bisogna leggere la 292/06 per capire il ruolo di AEEGSI in questa torbida faccenda. tutti poi si sono giustificati con ” lo dice l’authority !” ma è una balla! comunque non preoccuparti tifone, si sta ripetendo il giocetto con il gas e sarà, più o meno la stessa cosa.il consumatore italiano non prende mai coscienza, ed è su ciò che il potere, a ragione, approfitta.
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Bellissimo articolo, come del resto tutti quelli dell’ing. Beltrame.
Bello anche il gioco di equilibrismi della lettera enel.
Ma scusate, che poteri sono stati attribuiti all’AEEGSI di infierire sui cittadini italiani? E chi li avrebbe concessi all’AEEGSI?
E perchè l’AEEGSI “ha prescritto a ciascuna azienda di distribuzione dell’energia elettrica di installare e di mettere in esercizio, entro giugno 2011, almeno il 95% dei contatori elettronici”?
C’è qualcuno che possa illustrare in concreto “i vantaggi che sarebbero derivati ai singoli cittadini dalla messa in servizio di tali apparecchiature” ? Almeno uno concreto!
Non sempre una nuova norma è una buona norma, c’è chi grazie ad una nuova norma risulta ingiustamente innocente di un reato commesso. Una cosa sono le norme e le leggi – create dall’uomo, quindi dai suoi interessi – una altra è la giustizia etica.
E’ fondamentale che piu’ persone possibili – non connesse col potere e i suoi interessi – prendano coscienza ed agiscano in difesa dei diritti e degli interessi propri e di quelli degli altri (e di riflesso dei propri) !
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