Sono pochi quelli che leggono i contatori, meno quelli che confrontano i numeri delle bollette con quelle dei contatori, ancor meno quelli che leggono, parola per parola,i contratti di fornitura che firmeranno.
Pochi sanno che il distributore locale – che non é il venditore che li fattura con le bollette – ci fa arrivare gas e luce in casa e gestisce da remoto i contatori
Cosa possano fare i distributori da remoto sui contatoti non è dato a sapersi, i protocolli di comunicazioni sono segreti!
Quali dati sensibili i distributori possano raccogliere con i contatori neppure.
E la privacy?
Con quanta superficialità firmiamo la clausola della privacy ad ogni acquisto?
O concludiamo al telefono contratti di luce e gas, senza sapere quanto consumiamo?
Oppure leggiamo al telefono, a sconosciuti, le nostre bollette senza renderci conto di dare gratuitamente i nostri dati sensibili?
O, ancora,firmiamo polizze assicurative senza leggerle e cestiniamo le modifiche unilaterali di contratto.
“Cosa vuoi che cambi?” Ci chiediamo ogni volta!
Eppure con i nuovi contatori sapranno tutto: le nostre abitudini di consumo, quanti giorni all’anno andiamo in vacanza, quante ore al giorno siamo in casa, se siamo dei buoni pagatori e, magari, il nostro numero di telefono e l’IBAN.
Nessuno sa quali e quanti dati vengono raccolti dai nuovi contatori,e siccome non c’è nessuno che garantisce la sicurezza del dato che viene trasmesso, saremo tutti a rischio.
In bolletta c’è una rassicurazione, ma è quella del venditore non quella del distributore, e quindi non ha alcun valore.
Meglio quindi tenerci stretti i numeri di POD (per la luce) e PDR (per il gas)!
Con quei numeri possono raggirarvi con i contratti non richiesti.
Digitare quei numeri nelle schermate dei comparatori di offerte della rete può essere pericoloso.
Quei dati valgono centinaia di euro al “mercato nero”!
specialmente con i nuovi contatori, ci potranno “profilare” e sapranno benissimo come guadagnare alle nostre spalle.
Il mercato di luce e gas è un mercato di offerta e i dati dei consumatori sono oro.
I venditori devono conoscere bene i polli e cosa c’è di meglio di un contatore intelligente e di una piattaforma che li gestisce tutti da remoto.
I distributori raccolgono i dati e li passano sottobanco ai venditori dei quali sono quasi sempre “parenti stretti“.
Ho provato personalmente la procedura per verificare i miei consumi. L’accesso si fa con con l’identità digitale, ma pochi sanno cos’è e non possono perdere ore per farlo.
Dopo uno snervante slalom tra sms e password, ho potuto verificare i consumi solo di una delle mie utenze, delle altre il sistema dice che non ci sono i dati.
In effetti, se non c’è un contatore di ultima generazione, l’utente non vede proprio nulla.
Per il gas, dicono, ci vorranno anni anche se il nuovo contatore lo paghiamo da quando ce lo installano.
La nuova piattaforma è stata predisposta da Acquirente Unico, società pubblica che garantisce la fornitura di energia elettrica ai clienti del mercato tutelato.
In base ai dati Arera del 2017, Enel, attraverso Servizio Elettrico Nazionale, vendeva l’86,5% dell’energia destinata al mercato tutelato e, attraverso edistribuzione, la distribuiva alla stessa percentuale di utenti domestici.
Anche gli altri distributori utilizzano i contatori fabbricati da Enel: possibile che nessuno si chieda il perché?
Per non parlare della CATENA di MISURA prima dell’emissione della bolletta, in quanto il dato di consumo viene
1) registrato nell’archivio (memoria) METROLOGICO del contatore in loco;
inviato e validato (??) da remoto
2) nell’archivio del distributore, grazie alla raccolta, prima di essere inviato;
3) nell’archivio del SII per renderlo disponibile al cittadino, per poi essere inviato;
4) nell’archivio del Venditore di turno prima dell’emissione della relativa
FATTURA ENERGETICA
Archivi tutti uguali riferiti ad uno stesso periodo 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 e nel rispetto dell’INTEGRITA’, TUTELA e PRIVACY dei dati.
Paese dei balocchi !!!
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