La commissione UE e gli aiuti di stato

La Commissione Europea ha avviato un’indagine sui meccanismi di remunerazione della capacità elettrica per valutarne la coerenza con le norme sugli aiuti di Stato.

Un numero crescente di Stati membri adotterebbe meccanismi di regolazione della capacità per promuovere investimenti in centrali elettriche, o prevederebbe incentivi per mantenerle in servizio, al fine di garantire un approvvigionamento di energia che, in qualsiasi momento, soddisfi la domanda.

In tema di aiuti di stato va ricordato che, solo tre anni fa, la Commissione prorogava a fine 2015, la concessione di veri e propri aiuti di stato a società energivore, in particolare sarde e siciliane.

Terna poteva staccare, senza preavviso e in qualsiasi momento, il carico delle utenze definite per l’occasione “superinterrompibili” dalle quali sarebbe stata acquistata energia al prezzo di 300.000 €/MW/anno.

Alcoa, con una potenza installata di 260 MW, ricevette 234 milioni di euro, solo per il periodo 2010/2012, e venne poi nuovamente salvata dalle bollette di tutti, tramite il terzo conto energia delle rinnovabili.

Alla gioiosa festa sarda parteciparono anche altre aziende energivore, grandi e medie. E andò a finire che Alcoa non veniva mai staccata perché, togliendone il carico, si sarebbe creato un tale squilibrio da mandare in black-out l’intera Sardegna

Lo studio della commissione si concluderà nel 2016 e gli impegni con Alcoa scadono a fine anno.

Arriveranno prima i risultati dell’indagine o la proroga delle concessioni? E in questo caso, pagheranno di nuovo i consumatori?

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

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