Contatori o sistemi di misura?

La direttiva MID stabilisce che l’unico dato valido di una transazione di gas, di energia elettrica o termica, è quello prodotto dal contatore, visualizzato sul totalizzatore e facilmente leggibile dal consumatore.

La direttiva regola esclusivamente i contatori, definendone i requisiti necessari per poter essere commercializzati nella Comunità Europea.

Quando ìl contatore diviene parte di una rete, perché collegato ad altri strumenti con i quali interagisce, non é più sufficiente che il contatore sia di tipo omologato, ma è tutto il sistema a dover essere legalizzato: devono cioè essere riconosciute, codificate e legalizzate tutte le interazioni tra il sistema, che agisce sul contatore da remoto, e devono essere escluse quelle che possano influire sul dato di consumo, prodotto dal contatore.

Un contenzioso in Lituania si è concluso con una sentenza che, pur trattando strumenti diversi, conferma il principio.

In Italia, i contatori di energia elettrica sono da sempre gestiti da remoto e sono parte di un sistema di tele-lettura e di tele-gestione: da remoto, i distributori di energia elettrica modificano la potenza disponibile all’utente oppure il tempo, per applicare all’utente differenti tariffe orarie.

Operazioni che i distributori effettuano da sempre senza risponderne a nessuno.

E così, i distributori possono decidere da remoto il nostro consumo oppure quanto un impianto fotovoltaico può produrre.

In Italia questo sistema di misura non é mai stato definito dal Ministero dello Sviluppo Economico, al quale, da sempre compete la metrologia legale.

Nonostante il più che evidente buco normativo, e-distribuzione sta sostituendo i contatori, facendoli pagare agli utenti.

L’Autorità per l’energia, in nome della quale vorranno sostituirvi i contatori, non ha invece alcuna competenza in metrologia legale e quindi, in assenza dei necessari chiarimenti, la sostituzione può essere pacificamente rifiutata, non fosse altro perché i contatori li pagherete voi.

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

8 pensieri riguardo “Contatori o sistemi di misura?”

  1. rifiutare la sostituzione del nuovo contatore e verificare che il suo costo non venga messo comunque in bolletta: impresa non facile ma non impossibile. resti collegato

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  2. Buongiorno Sig. Beltrame,
    volevo chiederLe se è possibile installare nel proprio quadro elettrico un contaenergia per verificare se il contatore misura correttamente i consumi; tale apparecchio deve essere necessariamente omologato MID oppure basta qualunque altro tipo (es. Eltako WZR12-32A). Grazie

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  3. Buongiorno Sig. Beltrame,
    volevo chiederLe una cosa è possibile installare un contaenergia all’interno del quadro elettrico per verificare se il contatore indica i consumi corretti? Ci vuole un contaenergia MID oppure basta uno qualunque (tipo Eltako WZR12-32A). Grazie

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  4. Caro Costantini, i suoi interventi mi confortano. Come avrà capito il ” sistema” gioca proprio sul fatto che i Costantini siano pochi e quando un Costantini verifica, buttando via tempo e denaro, sono pronti a riconoscere che hanno sbagliato. Diverso sarebbe se il Costantini di turno s’incazzasse veramente e presentasse un esposto alla Guardia di Finanza per tentata truffa.

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  5. Quanto accadutomi ha dell’incredibile! Normalmente invio da due a tre auto letture al mese. Quando mi arriva una comunicazione del mio fornitore, in merito ai consumi registrati dal mio contatore elettrico a fine settembre 2016, faccio la somma delle letture indicate in bolletta delle tre fasce F1+F2+F3 e ottengo 48.000 kWh.
    A fine dicembre 2016 faccio l’auto lettura e sommando le tre voci ottengo 39.000 kWh.
    Ho inviato immediatamente una comunicazione al fornitore chiarendo i termini della questione e finalmente i dati forniti dalla società sono rientrati nei limiti previsti da quello che segnava il contatore.
    Ora, io ho controllato mensilmente i consumi indicati dal contatore, ma quelli che non lo fanno? O perché non sono capaci o per pigrizia?
    Il dato corretto é quello del contatore non quello segnalato in centrale ma, su questo fatto, sia l’AGCM che l’AEEGSI che il Ministero non si sono mai espressi. Vorrei mi fosse spiegato su quali basi si fonda il principio per cui il dato fatturato deve essere quello misurato in centrale quando non esiste nessuna legge dello stato che lo preveda.

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