Il termine “capacitazione” é un termine medico, utilizzato in urologia per gli spermatozoi, ma il presidente dell’Autorità per l’energia vuole essere ricordato per i suoi neologismi.
L’idea dell’Autorità era di rendere le bollette più semplici, dopo che la stessa le aveva trasformate in un delirio e quindi capacitare l’utente, facendogli capire come e quanto paga luce e gas.
La bolletta 2.0 presenta infatti solo miglioramenti grafici e si basa sull’assunto: “tanto non le leggono quindi basta scrivere quello che devono pagare”.
E infatti mancano le informazioni essenziali che, se richieste, vengono date a pagamento.
- il dettaglio degli acconti versati: viene ri-accreditata un’unica cifra senza spiegazioni
- un indicazione del consumo storico, che servirebbe per valutare gli altri fornitori
Nonostante il consumo venga conteggiato con un contatore elettronico, che doveva essere la Ferrari dei contatori, il deposito cauzionale e il RID, vengono ancora fatturati consumi futuri stimati.
Sparito il dettaglio degli oneri di rete che, nel mio caso, rappresentano il 51% della bolletta.
Migliore il dettaglio di IVA e accise che serve solo ai commercialisti, e nel mio caso é il 15%.
Tanto rumore per nulla quindi! Se volete sapere davvero quanto consumate, é meglio leggiate i contatori.
Dal confronto con le bollette europee, pubblicate nel blog, non si comprende perché il consumatore italiano continui ad essere trattato come un imbecille da capacitare.