Occhio ai prossimi week-end

Il blackout spagnolo, le cui cause non sono ancora ufficiali, dovrebbe farci ragionare sulla situazione di casa nostra e, in particolare, cosa é successo nell’ultimo week-end.

Invece di godere per il grafico sotto dovremmo cominciare a preoccuparci perché più saranno le ore a prezzo zero più aumenteranno i rischi di BO, come accaduto in Spagna.

In italia, come in Spagna, il prezzo non può “girare” in negativo perché gli impegni con gli investitori vanno onorati.

Investitori che, negli ultimi vent’anni, ci hanno dato dentro, e pesantemente perché garantiti dagli oneri di sistema delle bollette.

Così durante il weekend i gestori tendono a coprire il basso consumo il con le FER.

Ma se le previsioni di consumo sono errate o, peggio, il gestore non ha di fatto programmato, visto che le nucleari erano spente, ecco che basta una nuvola per mandare in tilt il sistema e lasciare al buio l’intera penisola iberica.

Questa la situazione in Italia il 1 maggio.

Sei ore a prezzo nullo
Una mail ad un produttore

La vicenda ha dell’incredibile: per non scendere sotto la soglia di sicurezza con la potenza rotante delle centrali termoelettriche, Terna taglia non solo l’idroelettrico ma anche il solare e l’eolico.

Tanto ci pensano le bollette a pagare la mancata produzione di tutto!

E si dovrebbe chiedere ragione ad Arera sulla recente delibera a plateale favore degli investitori FER.

I sostenitori dei FV, così come i soloni universitari, devono capire che non sono solo i grandi campi FV a creare problemi ma le centinaia di migliaia di piccoli produttori casalinghi, quelli con i pannelli sui tetti di casa. 

E la Lombardia è la regione con più FV diffuso.

Così non ci resta che sperare che nei prossimi fine settimana salga, e di molto, la temperatura per accendere i condizionatori, e per avere finalmente un po’ di riserva rotante altrimenti con meteo fresco, tanto sole e bassi consumi finiremo anche noi nei casini.

Sperare insomma che il prezzo dell’energia abbandoni lo zero e salga per la gioia dei pagatori di bollette che perlomeno saranno più al sicuro.

Ovviamente chi parla di transizione energetica in questa situazione è un cretino, perché transizione significa prima di tutto consumare meno energia, e non di più.

Venendo ai BESS, che per ora sono pochi, non è che entrano o escono dal parallelo in modo così repentino e istantaneo, come credono gli altri furbi. Per ora sono comandati dal gestore da remoto e pertanto serve tempo, e invece per sventare un black-out occorre intervenire in millisecondi.

Ovvio che se piazzi 50 superfiltri a 50 termiche, ottieni il massimo dei risultati in tema ambientale ma non fai business; installando invece migliaia di pale e migliaia di campi FV si creano guadagni diffusi e interessi incontrollabili.

Per quelli che ricordano, il 3 agosto 2003 venne evitato un BO in Italia, con gli stessi eventi che furono poi fatali il 28 settembre successivo.

Siamo di nuovo allo sbando.

Abbiamo fatto regole spinti da troppi interessi di parte e senza tener conto di una visione generale dei fondamentali del sistema, ormai diventati un accessorio in meccanismi di funzionamento che paiono determinati alla “sperandio”.

Buona notte e buona fortuna

Avatar di Sconosciuto

Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.