Oneri di sistema

“ In Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio e nulla di più provvisorio del definitivo” (G.Prezzolini)

Il governo Draghi tolse provvisoriamente gli “oneri di sistema” dalle bollette e i consumatori, specialmente quelli che avevano difficoltà a pagarle, se ne accorsero, eccome!

Domani verrà depositata una richiesta di referendum il cui quesito, nella sostanza, è :

“  Volete voi che sia abrogata nel comma 11 dell’art. 3 del d. lgs. n. 79 (G.U. n. 75 del 31 marzo 1999), che istituisce degli oneri parafiscali detti   “oneri generali di sistema” decisi in sede politica per aiutare aziende ed imprese, la seguente frase “L’Autorità per l’energia elettrica e il gas provvede al conseguente adeguamento del corrispettivo di cui al comma 10”, che autorizza non correttamente l’Autorità ad aggiungere senza alcuna giustificazione i suddetti oneri nel corrispettivo pagato dai consumatori per il trasporto dell’energia, previsto dal comma 10, aggravando impropriamente l’importo delle bollette pagate dalle famiglie e dalle imprese?

Il quesito è basato su leggi e sentenze che stabiliscono che gli “oneri di sistema” non sono riferibili alla fornitura di energia elettrica e perciò non possono essere richiesti ai consumatori, tramite le bollette.

Nello specifico, il quesito referendario chiede di abrogare un passaggio del c.d. decreto Bersani che, nel 1999, autorizzava, e tuttora autorizza, il regolatore – oggi Arera – ad aumentare il corrispettivo del trasporto dell’energia, ponendo a carico delle bollette gli “oneri generali del sistema elettrico” introdotti dallo stesso decreto.

Oneri che non avevano, e non hanno alcuna attinenza con i costi di trasporto dell’energia.

Nel 1999, gli oneri furono “creati”, per sostenere i costi della dismissione delle centrali nucleari, di proprietà dell’Enel – ente privato dal 1992 – oltre a quelli per sostenere istituti di ricerca, bisognosi di fondi.

Il primo “balzello” da un miliardo di euro, fu addossato ingiustamente ai consumatori, invece che essere socializzati su tutta la cittadinanza, visto il risultato del referendum sul nucleare.

Negli ultimi ventisei anni, i vari governi, con gli oneri di sistema, hanno sovvenzionato imprese decotte, come Ilva, Alitalia etc. piuttosto che imprese private energivore oltre che specifiche categorie di produttori privati di energia elettrica, che nulla hanno a che vedere con il servizio elettrico.

L’entità degli oneri nella bolletta può essere facilmente verificata da chi legge, essendo una voce specifica della stessa; voce che, in alcuni periodi, ne ha rappresentato il 50% del valore.

Il Consiglio di Stato, la Corte di Cassazione, la Corte dei conti, quella dell’Unione Europea, oltre a una legge del Parlamento del 2021, hanno già confermato che gli oneri non devono essere inseriti tra i costi effettivi del servizio elettrico prestato ai consumatori.

È del tutto iniquo ritenere che famiglie e imprese, contrariamente a quanto stabilito dal diritto costituzionale, vengano chiamate, con i loro consumi a finanziare soggetti che operano in attività consolidanti redditi, anche molto elevati.

Il quesito referendario non chiede l’abrogazione degli oneri generali di sistema, ma ne sollecita lo spostamento della riscossione dal consumatore al cittadino contribuente.

Questo il tendenziale del costo degli oneri di sistema negli anni.

 

 

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Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

1 commento su “Oneri di sistema”

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