I numeri restano numeri ed è impossibile tirarli da una parte o dall’altra.
Le ore di utilizzo degli impianti che producono energia rinnovabile, che sono la metà di quelli fossili, sono diminuite del 14%, con una media di 1621.
Ciò perchè, nell’ultimo quinquennio, abbiamo installato più fotovoltaico (9 su 11 GW di incremento).
La media del FV è di 1090 ore, la più bassa tra eolico (1809), idroelettrico (1890) e biomasse (7171) il cui contributo è però irrisorio. Il termoelettrico ha prodotto a una media di 2936 ore.
Ne deriva che, per sostituire la produzione dei 61 GW di termoelettrico (2023) servirebbero circa 111 GW di fotovoltaico e/o eolico, oltre ad un buon libro di preghiere, per essere sicuri che vento e sole siano sempre puntuali quando servono.
Con i fiumi di incentivi,erogati agli impianti green, abbiamo oggi 66 GW di installato.
Con la coperta corta, e il piatto statale che piange, in quanto penseremmo di installare anche solo la metà di quegli ulteriori 111 GW che servono?