Gli stoccaggi del gas

Poche idee e molto confuse

Il livello degli stoccaggi europei è sotto il 40%, e non è una buona notizia.

Significa che dovremo in qualche modo ripristinarli la prossima estate.

Non sappiamo chi ci darà il gas e quanto ci costerà. E quindi speriamo non faccia freddo!

L’ultima scherzetto, quando il fenomeno di turno ci chiedeva di scegliere “pace o condizionatori” ci è costato 4,4 miliardi di euro, scaricati senza scrupoli nelle bollette.

In passato c’erano i contratti “lunghi” con i russi, poi è saltato tutto e i norvegesi, ricchi come Creso e con agganci a Bruxelles, hanno deciso che lo avremmo acquistato ai prezzi della “boutique” di Amsterdam, quattro volte più caro.

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Ma è necessario sfatare la leggenda che gli stoccaggi servano per tenerci al caldo.

In realtà servono a mantenere in pressione la rete europea dei gasdotti, che cala ad ogni inverno, quando i consumi aumentano perché dobbiamo scaldarci.

Il funzionamento, seppur in grande scala, è simile a quello delle autoclavi dei condomini: se non c’è pressione nella rete municipale non arriva l’acqua ai piani superiori.

Nelle reti gas in alta funziona così: se la pressione scende sotto la soglia di funzionamento delle turbine (a gas) restiamo al buio.

Dichiarare che gli stoccaggi sono pieni, come i nostri hanno fatto per tranquillizzare la popolazione, e non farlo quando si stanno svuotando non è corretto.

Aggiungere che l’inverno sta per finire, oppure che è stato più caldo dell’anno precedente, non serve a nulla: senza il gas importato, e il gas degli stoccaggi, rischiamo di restare al buio in estate.

Utile inoltre sapere che:

  • la domanda di gas è coperta per il 3,6% dalla produzione nazionale, per il 60,3% dalle importazioni via tubo, per il 9,1% dalle importazioni di GNL. Il 27% del gas proviene proprio dagli stoccaggi, elemento fondamentale del sistema;
  • gli impianti di stoccaggio sono nove sparsi opportunamente per il paese; si riempiono d’estate, ammesso che qualcuno compri il gas, e si svuotano d’inverno;
  • il volume totale degli stoccaggi é di 17 miliardi di m3;
  • 5 miliardi – detti strategici – non possono essere utilizzati se non in caso di guerra e, fino ad ora, non siamo ancora ufficialmente in guerra;
  • quindi ne restano 12;
  • il consumo medio annuo nazionale é di 65 miliardi di m3
  • se andiamo sotto zero, la domanda di gas può arrivare anche a 400 milioni di m3 al giorno, dei quali, teoricamente, possono essere prelevati dagli stoccaggi 160 per distribuire gli altri 240.
  • Dei 240 ne mancano all’appello la metà, cioè il gas russo.

I precedenti non sono edificanti: c’era un governo “tecnico” anche in quella occasione!

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Autore: edoardobeltrame

“Ho scoperto il modo di ingannare i diplomatici. Io dico la verità, e loro non mi credono mai.” (C.B.C)

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