
Grazie alla crisi energetica tutti ormai hanno imparato che il gas viene trattato nel mondo a MWh – megawattora – eppure quando arriva in Italia le cose si complicano.
Quando viene prelevato dagli stoccaggi, o su una qualsiasi bolletta, i MWh come per incanto spariscono e il gas si paga in standard metri cubi oppure metri cubi standard (smc).
In forza a quale legge un’unità di misura scientifica, che non è mai stata legalizzata, può essere utilizzata in una transazione commerciale, che esige strumenti legali e unità di misura legali?
Nessuna!
Non esiste alcuna legge che possa rendere legale un unità di misura che non lo é come non esiste alcuna legge che abbia il taumaturgico effetto di rendere legale uno strumento che non lo é.
Se in Germania lo standard metro cubo è stato legalizzato, in Italia non solo lo standard metro cubo non é un’unità di misura legale ma neppure i sistemi di misura che lo rilevano sono metrologicamente omologati.
Sono omologati gli strumenti di misura ma non il sistema che li comprende, e il sistema produce standard metri cubi.
La domanda é scontata: perché e a vantaggio di chi questo obbrobrio?
Di solito siamo attenti alla pompa di benzina, al contatore elettrico, alla bilancia del salumiere ma per il gas non verifichiamo nulla e accettiamo una farsa che dura da decenni?
Cosa vuol dire “poco meno” nell’articolo sopra? Quante centinaia di milioni di metri cubi ballano, e a vantaggio di chi?