L’esplosione dei prezzi di luce e gas dovrebbe far riflettere il governo sull’opportunità di eliminare definitivamente gli oneri di sistema dalle bollette.
Un rimedio temporaneo di 8 miliardi non sembra sufficiente perché gli oneri valgono oltre i 15 miliardi di euro all’anno ma non ci sono consuntivi, né preventivi ed è quindi impossibile sapere di quanti soldi dei consumatori stiamo parlando e come questi, alla fine, vengano utilizzati.
Eppure il consumatore, o l’impresa che li paga con la bolletta ha diritto di sapere come vengono utilizzati. Invece si sa per certo che gli oneri di sistema vengono raccolti dai distributori di energia elettrica e poi se ne perdono le tracce.
Se, per anni, gli oneri di sistema sono aumentati a dismisura, e il costo della materia prima è rimasto costante, è prevedibile che, al primo serio rialzo della materia prima, la bolletta esploda costringendo il governo a cercare di salvaguardare i consumatori più deboli, senza rendersi conto che la situazione era già esplosiva in ottobre.
Infatti, se già in ottobre, il GSE prevedeva di poter pagare i beneficiari, solo per i primi sei mesi del 2022, significa che, senza intervenire, i produttori di energia rinnovabile il prossimo anno non verranno pagati.
La modifica “strutturale” promessa dal governo non si è vista e quindi, tra tre mesi quando, secondo il governo, il costo della materia prima scenderà, gli oneri di sistema non potranno che essere reintegrati e, alla fine, non ci sarà alcuna calo delle bollette, con buona pace di politici, ministri e funamboli della transizione energetica.
Ma è legittimata Arera ad imporre gli oneri di sistema nei contratti di vendita dell’energia elettrica e, quindi, farli pagare ai consumatori?
La Suprema Corte di Cassazione – R.G.N. 5917/2018 e 30804/2019 – conferma “l’inesistenza di una norma che attribuisce all’Autorità il potere di imporre tali oneri”
Se quindi è vero che Arera non può imporli, perché chi vende energia continua a esporli in bolletta? E cosa succede se poi il consumatore non li paga?
E’ auspicabile che la recente istituzione della Commissione Parlamentare d’inchiesta per la tutela dei consumatori, possa chiarire queste criticità chiedendo anche perché, dopo anni, gli oneri siano ancora destinati a floridi enti governativi e a imprese private .
Ciao Edoardo, ti hanno accontentato!!! Tolti gli oneri per i primi 3 mesi a tutti, non solo domestico e bassa tensione (come già deliberato da ARERA) ma anche media e alta, ti allego il decreto che non é ancora stato pubblicato. Pagina 11, TITOLO III, ART. 13 (io ho sottolineato anche il 14, energivori, perché¨ interessa a me..
Babara
"Mi piace""Mi piace"