Se il display del contatore é spento non potete verificare il vostro consumo né potete essere certi che quanto vi addebitano con le bollette è corretto.
Per legge, il dato valido della transazione resta quello indicato dal contatore.
Con l’avvento dei nuovi contatori elettronici, sia di gas che di energia elettrica, spariscono i dati del display e quando segnalate il problema al vostro fornitore, lui scarica la colpa sul distributore, che voi magari neppure conoscete.
Nel caso specifico di un utente romano interviene il distributore – Areti – facendo quello che vuole e lasciando al consumatore l’unico diritto di pagare.
D’altro canto, a meno che sia installato in casa, il consumatore non sa nemmeno dov’è il suo contatore. Una buona occasione per verificare visti soldi che conteggia.
Il consiglio, per chi si trova in questa situazione, è di sospendere il pagamento delle bollette, tanto più se addebitano consumi in acconto.
Uno dei princìpi generali della metrologia legale è che in ogni strumento di misura la grandezza misurata deve essere resa leggibile alle parti che devono considerarla il risultato della misurazione.
Sulle vecchie bilance analogiche a orologio – le lancette che indicavano il peso della merce dovevano essere due: una rivolta verso l’acquirente e l’altra rivolta verso il venditore. I valori della scala graduata toccati da entrambe le lancette dovevano essere obbligatoriamente coincidenti, altrimenti la bilancia veniva considerata difettosa e non utilizzabile nelle operazioni di compravendita.
Il display di uno strumento di misura è la visualizzazione – di tipo elettronico – della grandezza misurata: questo accade per le bilance elettroniche, per i distributori di carburante elettronici etc.
Le norme metrologiche prevedono che quando un elemento del display si brucia, rendendo quindi impossibile la lettura della grandezza misurata, lo strumento dovrebbe bloccarsi a salvaguardia della tutela della correttezza della transazione.
La domanda quindi é: per quale ragione giuridica se a rompersi è il display di un contatore elettronico di energia elettrica, lo strumento continua a funzionare e trasmette a distanza il dato di misura che viene addebitato in bolletta senza che il consumatore possa vederlo? Inoltre, secondo le norme metrologiche comunitarie, il dato che fà fede in rapporto con terzi è il dato che si legge sullo strumento, non quello teletrasmesso ! Ma se il display è rotto dovreste pagare quello indicato sul display, che non si vede … allora come la mettiamo visto che il dato che viene fatturato è quello teletrasmesso che però è gravato dal fatto di non far fede in rapporto con terzi ?
Se ciò accade, dovete immediatamente informare chi vi vende l’energia elettrica che dovrebbe immediatamente attivarsi per sostituire farvi il contatore, altrimenti gli dite che gli pagherete quello che segna il contatore: cioè nulla segna e nulla pago.
Il Cavaliere Nero.
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grazie Cavaliere, quindi l’utente che non riesce a leggere i numeri del contatore può rigettare tutte le bollette che riceve,basate su dati tele-letti, chiedendo contestualmente la ricostruzione dei consumi.
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vorrei porre una domanda sui correttori/contatori PCM per il gas metano…. avendo la pressione di linea su strada ad 0,5 bar possibile io abbia un coefficiente ( C ) sui 1,48 / 1,50 ?
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certo, devi aggiungere 1 bar di atm, leggi le unità di misura sul convertitore
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Questa la risposta alla mia p.e.c. all’ufficio metrico di Roma:
“Con riferimento alla pec qui pervenuta in data 03/04/2017 si prende atto dall’allegato fotografico che il contatore di energia elettrica matr. N. 0507420374308 non riporta le iscrizioni regolamentari, fra cui la marcatura metrologica supplementare, previste dalla Direttiva 2004/22/CE recepita con D. Lgs. 22/2007 e successivamente integrata e sostituita dalla Direttiva 2014/32/UE recepita con D.Lgs. 84/2016.
Tuttavia, si precisa al riguardo che, ai sensi dell’art. 22 del citato D.Lgs 22/2007, così come modificato dal D.Lgs 84/2016, gli strumenti di misura sottoposti a controlli metrologici legali che soddisfino le norme applicabili anteriormente al 30 ottobre 2006, potevano essere commercializzati e messi in servizio entro il 30 ottobre 2016.
Ció premesso, questo Ufficio procederà con i dovuti accertamenti finalizzati all’ individuazione di eventuali violazioni alle norme vigenti.”
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Grazie.La risposta dell’Ufficio Metrico di Roma é stata commentata nel post https://edoardobeltrame.com/2017/04/06/un-contatore-romano/.
Fanno tutti finta di non capire eppure é così semplice….
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Una volta avvenuto il sequestro, praticamente che cosa succede?
Staccano la luce?
Oppure lo devono cambiare?
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Lo devono cambiare ma non lo possono fare perché il contatore resta sotto confisca e non possono staccare la luce.
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quindi presuppongo che chiamare Acea Distribuzione per far controllare il gruppo di misura siano soldi buttati. Che tipo di controllo potranno mai fare? “Signo’, accenna tutte e’ luci e la lavatrice e vedemo se zompa er contatore…”?
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Tu non hai alcun rapporto acea distribuzione ma solo con chi ti vende l’energia, quello che ti fa le bollette.
Io mi rivolgerei, all’ufficio metrico o alla GDF
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è vero però se chiedo la verifica del gruppo di misura a Acea Energia, dovrebbe intervenire il tecnico di Acea Distribuzione, o sbaglio?
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Corretto! Prova dovrebbero farlo in 24 ore
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Qual’è l’iter per far sequestrare il contatore?
E’ davvero sufficiente un esposto o una richiesta all’ufficio metrico?
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Richiesta all’ufficio metrico. Se non risponde, esposto alla GdF.
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vista le risposta dell’ UM procederei con l’esposto alla GdF
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